Pescara. Si chiama “Pasto della Solidarietà”, la cena che avrà luogo sabato 30 gennaio a Pescara e in altre 24 città d’Italia promossa in Italia da CRI e Land Rover. Per la città è un ritorno dopo diversi anni di assenza, l’evento è patrocinato dal Comune di Pescara e reso possibile grazie al prezioso supporto delle Unità di Strada che ogni giorno operano a favore dei più bisognosi in rete con le altre associazioni che si occupano di assistenza alle persone senza fissa dimora. “L’obiettivo è quello di offrire un pasto caldo e conforto a una categoria di persone in costante crescita nelle nostre città – dice l’assessore al Volontariato Veronica Teodoro – A due anni esatti dall’avvio del progetto “Le Strade della Solidarietà” e dopo circa cinque anni dall’ultima cena, tornano i pasti caldi per i senzatetto presenti in città. La data coincide con i giorni identificati come i più freddi dell’anno, ma oltre al pasto la avranno la possibilità di trascorrere una serata al caldo e in compagnia, perché la cena sarà anche animata dalla musica. E’ un modo per andare oltre l’assistenza che quotidianamente il Comune grazie alla rete di associazioni che comprende Caritas, CRI, On The Road e Comunità di Sant’Egidio dà, non fermandosi al pasto caldo, ma creando una vera e propria festa, intensa e completa, in cui sono loro saranno protagonisti e potranno sentirsi a casa, anche se non ne hanno una”. “La collaborazione fra CRI e Land Rover è consolidata a livello nazionale e internazionale dice Matteo Mattioli, Commissario Comitato Locale di Pescara – Una sinergia resa possibile da compagni di viaggio di grande valore come Land Rover che sponsorizza l’attività dell’unità di strada da circa 2 anni e tutti gli sponsor locali che ci aiuteranno per la cena. Tramite questa attività che viene svolta andando nei luoghi di ritrovo degli homeless, CRI è presente già due volte a settimana insieme con le atre associazioni che operano in rete con il Comune e quotidianamente su questo speciale fronte. Abbiamo deciso di riprendere questa attività a Pescara con grande entusiasmo: grazie all’impegno di tutti i volontari riusciremo a mettere nei pressi della stazione centrale una tenda di 10 metri per 15 con una cucina che sforna 200 pasti l’ora, sotto cui accoglieremo chi di loro vorrà raggiungerci. Si tratta di una struttura che utilizziamo per le emergenze. Le forze in campo sono importanti: questa cena viene svolta in tutta l’Italia in 24 diverse città e coinvolgerà circa 600 volontari, a Pescara sono circa 80 le persone attive su assistenza e cucina e contiamo di preparare almeno 150 pasti. Una nota anche sul menu che abbiamo voluto il più ecumenico possibile, per via della presenza di persone di diversa nazionalità e credo religioso: antipasto fatto con bruschette e verdure pastellate e formaggi, un primo di pasta con sugo di vitello o zuppa di legumi, di secondo carne di vitello arrosto con patate, tiramisù e frutta in chiusura di pasto. A fine pasto abbiamo pensato anche di regalare ad ognuno un indumento per ripararsi dal freddo da portare via”.