L’Aquila. Abruzzo per metà rosso e per metà arancione. Le misure più rigide, che scatteranno da domenica per effetto di un’ordinanza del governatore Marco Marsilio, riguardano le province di Pescara e Chieti, interessate da un aumento repentino dei contagi, dovuti alla circolazione diffusa della variante inglese, responsabile – emerge dallo studio voluto dall’Istituto Superiore di Sanità – del 50% dei casi.
In zona arancione, come previsto dall’ordinanza del ministro Speranza, invece, l’Aquilano e il Teramano. Il 50% dei casi di coronavirus accertati giovedì e venerdì scorsi nelle province di Pescara e Chieti è dovuto alla variante inglese. La conferma di ciò che era già emerso come sospetto arriva dalla seconda fase dello studio voluto dall’Iss, nell’ambito della quale è stato eseguito il sequenziamento. Dall’indagine emerge, inoltre, che la percentuale sale addirittura al 58% considerando solo la provincia di Pescara.
Ad illustrare all’Ansa gli esiti dello studio è il direttore del laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’Università di Chieti, Liborio Stuppia, secondo cui “la variante inglese sta gradualmente rimpiazzando” il virus iniziale. Mentre andrà avanti la ricerca della variante inglese sui tamponi che risulteranno positivi, gli esperti si occuperanno anche del sequenziamento dei campioni che non presentano quella variante, con l’obiettivo di escludere la presenza di altri tipi, come la brasiliana o la sudafricana.
Intanto sono 357 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. Sono emersi dall’analisi di 3.983 tamponi molecolari: è risultato positivo l’8,96% dei campioni. Eseguiti anche 4.480 test antigenici. Si registrano sette decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.545. Continuano ad aumentare i ricoveri, che passano dai 555 di ieri ai 560 di oggi. Le località con più nuovi casi sono Pescara (65) e Chieti (31). A livello provinciale in testa ci sono il Pescarese (+133) e il Chietino (+128), seguiti dall’Aquilano (+49) e dal Teramano (+44). I nuovi positivi hanno età compresa tra 1 e 96 anni. Quelli con età inferiore ai 19 anni sono 61.
I sette decessi riguardano persone di età compresa tra 63 e 83 anni: 3 in provincia di Chieti, uno in provincia dell’Aquila, due in provincia di Teramo e uno in provincia di Pescara. Gli attualmente positivi sono 183 in più e salgono a quota 11.057: 507 pazienti (+5 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 53 (invariato rispetto a ieri con 6 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10497 (+178 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 34.441 (+167). Nel pomeriggio di ieri Marsilio ha firmato un’ordinanza che prevede l’introduzione della zona rossa su tutto il territorio delle province di Pescara e Chieti. Le nuove misure entreranno in vigore domani e saranno valide per 14 giorni. Dallo stesso giorno le province dell’Aquila e di Teramo saranno in zona arancione.