Pescara. “Nella giornata di ieri l’amministrazione di centro-destra di Pescara, guidata dal sindaco Masci, ha improvvisamente negato al coordinamento Abruzzo Pride l’uso dello spazio della Nave di Cascella per il flash mob che avrebbe segnato la conclusione della Pride Week abruzzese. Le motivazioni fornite dal municipio circa l’impiego dell’area per la realizzazione di “eventi di pubblico interesse” appare irragionevole e lesivo nei confronti della comunità LGBTQI+”. Ad affermarlo sono ndrea Benedetti e Daniele Zulli, di Possibile Abruzzo, e Gianmarco Capogna, di Possibile LGBTI+.
“Il repentino cambio di rotta circa l’assegnazione degli spazi e l’assunzione implicita, da parte di Masci e della sua giunta, che tale flash mob non si svolgerebbe nell’interesse pubblico, dimostra il loro interesse nei confronti della tutela dei diritti e nella lotta alle discriminazioni, a maggior ragione perché viene così messo in ombra la prima iniziativa di questo tipo a essere realizzata nella Regione” continuano. “La comunità di Possibile, ed in particolare Possibile LGBTI+ e Possibile Abruzzo, si stringono solidali ad Abruzzo Pride e rinnovano fortemente il sostegno alle manifestazioni d’orgoglio, ricordando il prezioso lavoro svolto, durante la settimana passata e non solo, per contribuire alla diffusione e alla promozione dei temi dell’autodeterminazione, dell’uguaglianza, della consapevolezza. La lotta per i diritti non si può arrestare, non può essere fermata dai maldestri tentativi di oscurarla di un’amministrazione che si affida a pulsioni reazionarie inaccettabili” concludono.