Pescara. Torna tra i banchi del Consiglio regionale d’Abruzzo la situazione delle acque di balneazione di un tratto di costa pescarese, grazie all’interpellanza del consigliere regionale Barbara Stella.
“Oggi anche se sono passati mesi dalla presentazione dell’interpellanza, ho potuto ribadire la necessità di rettificare la Delibera di Giunta dello scorso anno nella quale, a differenza di quanto accaduto, le acque di della zona di Via Leopardi a Pescara dovevano essere chiuse permanentemente alla balneazione,”.
“A seguito dell’interrogazione parlamentare della deputata del M5s Daniela Torto abbiamo ricevuto la risposta del Ministero della Salute, coadiuvata anche da quella che la Commissione europea, che ha confermato quanto ho sempre ribadito nelle sedi istituzionali: non è possibile considerare via Leopardi come un tratto di nuova classificazione, a fronte dello spostamento del punto di prelievo per le analisi, poiché il tratto di mare esaminato è sempre lo stesso e ha cambiato solo la sua denominazione. Pertanto i dati storici dei 5 anni precedenti, che classificavano le acque come scarse, dovevano essere presi in considerazione e di conseguenza il tratto interessato vietato alla balneazione in maniera permanente”.
“Questo è un aspetto fondamentale per la tutela della salute pubblica. La normativa in merito è molto chiara: per potere riaprire un tratto di mare vietato permanentemente è necessario che le acque dello stesso risultino sufficienti per almeno un’intera stagione balneare. Tuttavia leggo con grande stupore che nella Determina del Dipartimento infrastrutture, trasporti, mobilità, reti e logistica del 3 dicembre 2019, relativa alla ‘Approvazione classificazione acque di balneazione quadriennio 2016 – 2019’, il tratto di via Leopardi è stato ancora una volta classificato come non classificato ma, alla luce delle risposte del Ministero e della Comunità europea, non sono chiare le motivazioni e il senso di tale catalogazione. Che cosa sta aspettando il dipartimento regionale a modificare ciò che è stato palesemente dichiarato come inesatto? Lo storico delle analisi del tratto di Via Leopardi esiste: è quello che prima era denominato Via Balilla”.
“Anche alla luce di tutto ciò la risposta dell’Assessore Imprudente non ha affatto fugato i miei dubbi su una gestione sbagliata della balneabilità di Via Leopardi e, anzi, credo si debba attivare affinché i dipartimenti regionali forniscano le informazioni corrette ai cittadini, come indicato dal Ministero della Salute e della Commissione europea. Se necessario mi rivolgerò nelle sedi opportune, affinché il rispetto della legge, la garanzia di una corretta informazione ai cittadini e la tutela della salute pubblica vengano messe sempre al primo posto”.
“Durante tutta la stagione estiva 2019”, ha concluso, “elementi della maggioranza non hanno fatto altro che additare le mie dichiarazioni come allarmiste, invece di attivarsi concretamene per l’ampliamento del depuratore di Pescara e per l’avvio del terzo depuratore di Francavilla al Mare: azioni fondamentali e necessarie per migliorare definitivamente la qualità del nostro mare”.