Pescara. Avviso di conclusione indagini per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento della società Apd Group Srl, sei gli indagati tra i quali il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale d’Abruzzo Guerino Testa nella sua veste di commercialista.
Il sostituto procuratore di Pescara Andrea Di Giovanni, si legge nelle edizioni odierne dei quotidiani Il Centro e Il Messaggero, ha firmato l’avviso, atto propedeutico all’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.
La vicenda riguarda uno dei filoni in passato sfiorati nell’inchiesta sul crac delle società dell’imprenditore Carmine De Nicola (tra i sei indagati), in seguito alla quale lo stesso Testa aveva patteggiato un anno e 6 mesi ed era stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere.
La Apd Group Srl, società di costruzioni e valorizzazioni immobiliari – alla guida della quale si sono succeduti, in qualità di amministratore unico, Testa, Massimo Rabottini e Antonio Di Ianni, anche loro indagati – è stata dichiarata fallita dal tribunale di Pescara il 15 novembre 2018. Secondo la Procura Testa, poi Rabottini e Di Ianni, insieme agli amministratori di fatto Carmine De Nicola e Andrea Di Prinzio (anche lui indagato), avrebbero distratto circa 3,5 milioni di euro dal patrimonio societario e sottratto, si legge nell’avviso di conclusione indagini, “i libri e le altre scritture contabili, rendendo impossibile la ricostruzione del patrimonio societario ed il movimento di affari”. Accusa, quest’ultima, non contestata al sesto indagato, il funzionario di banca Giuseppe Urbinati.
Testa, assistito dall’avvocato Ernesto Torino Rodriguez, e gli altri indagati, difesi da Daniela Andreoli, potranno chiedere di essere interrogati nei prossimi giorni o depositare memorie difensive.