Pescara: “Inauditi e ingiustificati sono le ordinanze del sindaco di Pescara del primo maggio in città. Il Consigliere dell’Udc dovrebbe sapere che un atto di sindacato ispettivo è in questo caso, per un rappresentante del nostro territorio e della nostra Città tra gli scranni del Parlamento, un atto dovuto.”
Così risponde Antonio Caroselli, segretario del circolo PD di Pescara Portanuova e componente della Segreteria cittadina pescarese, risponde a quanto dichiarato quest’oggi dal Capogruppo dell’Udc Pignoli “il lavoro svolto durante la fase 1 dal Partito Democratico e dal senatore D’Alfonso per il bene dei cittadini è sotto gli occhi di tutti ed è verificabile nella sua pagina istituzionale lucianodalfonso.it, dove sono state riassunte in nove punti. Piuttosto, il capogruppo dell’Udc non faccia il ‘Ghino di Tacco’ interroghi lui la giunta regionale e il sindaco di Pescara e spieghi ai pescaresi come mai dopo il roboante annuncio dei 1000 euro a famiglia, queste siano ancora al palo, come mai la Giunta regionale si sia adoperata con incomprensibile ritardo sull’attivazione dell’accordo sulla cassa integrazione in deroga e come mai la Regione Abruzzo è al terzultimo posto delle Regioni con più procedure liquidate dall’INPS.
“In fine, conclude Caroselli “chieda, inoltre, al sindaco di Pescara di come mai abbia gettato nel caos la città per inseguire un guerra fredda fascioleghista che sta trasformando alcune Regioni in terreno di scontro politico e se sia accettabile che le eventuali conseguenze le paghino i cittadini pescaresi sulla loro pelle” conclude Antonio Caroselli.
Le nove questioni affrontate dal Senatore D’Alfonso e dal Partito Democratico sono:
1) Favorire il rientro di ventuno connazionali che si trovavano all’estero;
2) Svolgere attività per l’adeguamento del servizio sanitario abruzzese all’emergenza Covid-19,
favorendo interlocuzione con l’OMS e i presidi più avanzati in Italia nella lotta all’epidemia, la
fornitura di respiratori e di dispositivi di protezione individuale al personale sanitario, inclusi i
medici di famiglia, la salvaguardia di presidi ospedalieri di eccellenza per l’oncologia come il centro
senologico di Ortona, la formulazione di proposte per il miglioramento dei servizi;
3) Favorire la fornitura e la messa in opera della fibra in ventidue comuni non ancora raggiunti
da questa fondamentale infrastruttura digitale;
4) Salvaguardare le città e i paesi maggiormente colpiti dall’epidemia nella Vestina e nella Val
Fino;
5) Affrontare la grave questione della prevenzione dell’epidemia nei penitenziari;
6) Assicurare il sostegno al comparto della pesca, a partire dalla liquidazione di quanto dovuto in
relazione al fermo biologico dell’annualità precedente;
7) Sensibilizzare la Rai a una programmazione che faccia fronte ai bisogni formativi e culturali dei
ragazzi che stanno vivendo la complessa fase della sospensione delle attività didattiche;
8) Promuovere misure a favore di coloro che assistono le persone ammalate, ovvero i cosiddetti
caregiver.
9) Confermare le risorse necessarie alle province, amministrazioni di cui Masci conosce bene il
fabbisogno finanziario, poiché anche in quel caso fu quasi eletto a presiedere quella della Provincia
di Pescara.