Chieti, sbagliato annullare la Processione del venerdì Santo. L’appello di Vignali, storico teatino
Chieti. In questi giorni di quarantena da Coronavirus, l’opinione pubblica teatina sui social è stata scossa dalla notizia dell’annullamento della processione del venerdì Santo di Chieti a causa dell’epidemia. “Sbagliato annullare la processione del venerdì Santo, in passato in tutti i periodi di pandemia si facevano tante processioni per invocare la protezione e il favore divino, è un simbolo”, spiega Cristiano Vignali, storico teatino,” che rafforza la coesione nelle difficoltà. Nei momenti più difficili un popolo, una nazione, una comunità cercano solitamente di farsi forza e di unirsi dietro un simbolo che li accomuna che a Chieti è la sua antichissima processione. La processione del venerdì Santo è amata da tutti coloro che si definiscono teatini sia essi credenti che non credenti, una sorta di “amuleto” contro le sciagure, le pestilenze e le disgrazie per la città che da quando si fa (842 d.C.), non conosce distruzioni (l’ultimo sacco dei Franchi di Pipino Carlomanno risale all’ 801 d.C.)”.