Chiunque si appresti a piazzare una scommessa su un evento sportivo agisce in questo modo con l’obiettivo di ottenere un ritorno economico, ed è proprio per questo motivo che conviene prendere dimestichezza con un concetto molto importante come quello di money management. Come si può intuire dalla traduzione di questa espressione in lingua inglese, stiamo parlando della gestione dei soldi nel caso delle scommesse, e più in particolare della gestione delle somme che dovranno essere messe in gioco. Esistono, a tal proposito, delle regole importanti da rispettare non solo per la gestione degli importi, ma anche per le loro variazioni, in modo da non mettere a rischio interamente il proprio portafoglio.
Definire un bankroll
La prima cosa da fare è quella di definire un bankroll: con questa espressione si fa riferimento alla somma che si desidera mettere in gioco, tenendo presente che c’è comunque il rischio di perdere tutto. Proprio per questo motivo è fondamentale investire unicamente la quantità di soldi che ci si può permettere di non avere più nel caso di una scommessa sbagliato, senza che questo comporti conseguenze negative per le proprie finanze. Una volta che è stato definito il bankroll, poi, si deve stabilire il max stake: in questo caso si parla della somma massima che può essere giocata su una scommessa singola. Il consiglio è di calcolare tale importo tenendo conto dell’esperienza acquisita in qualità di scommettitori. Nulla vieta, naturalmente, di modificare tale importo nel corso del tempo. Ad ogni modo, per ciascuna scommessa live calcio singola si deve giocare una minima parte del bankroll, anche per non correre il pericolo che il bankroll venga azzerato del tutto nel giro di poco tempo da una serie di scommesse non indovinate. A seconda della scommessa, il max stake può cambiare: per esempio per un giocatore neofita dovrebbe essere non superiore al 5% del bankroll, ma può essere pari anche solo all’1%.
Che cos’è la confidence
Sempre rimanendo in tema di money management, un altro concetto con cui è bene prendere dimestichezza è quello di confidence. Si tratta della possibilità di successo di una giocata, e deve essere definita per ognuna delle scommesse che vengono giocate. Come si calcola? In primo luogo tenendo conto delle sensazioni personali, ma anche in base alle statistiche disponibili e di tutti gli altri fattori in gioco. Per esempio, non è superfluo essere consapevoli della posizione in cui si trovano le squadre in classifica, in modo che la scommessa possa essere formulata in modo consapevole. Ancora, è buona norma esaminare le prestazioni più recenti delle due squadre, così da avere un’idea delle condizioni, sia mentali che fisiche, delle due formazioni. Nel caso in cui si abbia intenzione di scommettere, poi, sul numero di gol in un match, conviene prestare attenzione agli over e agli under delle partite precedenti. Deve essere chiaro che la confidence non è altro che un valore percentuale. In presenza di una giocata che si reputa quasi sicura, per esempio, si ha a che fare con una confidence attorno al 90%.
La scelta della somma da giocare
In sintesi, la somma che deve essere puntata corrisponde a una percentuale del max stake, la quale a sua volta scaturisce dalla confidence. Ognuno è libero di definire il proprio bankroll e di conseguenza la somma di denaro che può investire senza patire fastidiose ripercussioni in caso di pronostico sbagliato. Il bankroll rappresenta anche il punto di partenza per la definizione del max stake, il quale a sua volta deriva dall’esperienza che è stata maturata nel corso del tempo. Quel che è certo è che il valore della confidence è quello più complicato da definire. È vero che si può contare su molte statistiche, ma ovviamente ciò non garantisce una sicurezza aritmetica. Anche perché altrimenti non si parlerebbe di scommesse.
Le strategie
Esistono diverse strategie a cui si può ricorrere per fare money management e provvedere a una gestione ottimale del budget destinato alle giocate. Alcune di queste sono semplici e in un certo senso conservative, mentre altre sono più elaborate e aggressive, consigliate per chi ha più esperienza. Inoltre, ci sono strategie di money management più adatte al calcio, altre più adatte al tennis, altre più adatte al basket, e così via. Ognuno deve capire, in primo luogo, qual è il proprio profilo di scommettitore, in modo da individuare il sistema più appropriato. Ci sono, per esempio, i sistemi Masaniello e Martingala che sono consigliati per i giocatori più esperti, mentre agli scommettitori alle prime armi viene raccomandato il ricorso al sistema unità fissa che si basa su una percentuale fissa del bankroll. Il sistema Masaniello, in particolare, prevede di definire una progressione con una quantità di giocate complessive e di giocate vincenti, oltre a una quota media; è stato inventato nel 2002.