Pescara. “In relazione alle considerazioni che leggo relativamente al Congresso del Partito Democratico della provincia di Pescara, mi preme da presidente della Commissione fare alcune precisazioni”: comincia così la dichiarazione di Camillo D’Angelo, che svolge il ruolo di presidente della Commissione congressuale del Partito Democratico della provincia di Pescara.
D’Angelo prosegue: “La regolarità del tesseramento è stata oggetto di controllo e verifica; inoltre quelle che possono apparire delle cifre allarmanti non fotografano altro che l’incremento di qualche centinaio di iscritti, in una realtà popolosa come la provincia di Pescara, rispetto a una situazione che negli anni scorsi aveva visto il sostanziale svuotamento del bacino di aderenti del Pd nel nostro territorio. In estrema sintesi, il naturale attivismo che precede e caratterizza la fase congressuale e l’attività di riorganizzazione stanno riportando il Pd a livelli accettabili di iscrizioni dopo anni in cui l’attività di tesseramento era stata pressoché abbandonata. Basti pensare, a titolo di esempio, che la città di Montesilvano era arrivata ad avere appena una quarantina di iscritti al Pd.”
“Sottolineo che la Commissione ha condotto coralmente sino a ieri i suoi lavori, applicando alla lettera il regolamento per il Congresso approvato dall’Assemblea regionale del partito. Dispiace che l’intervento ai lavori della Commissione nella giornata di ieri del rappresentante di una dei due candidati alla segreteria provinciale abbia portato a polemiche all’esterno che danno un’idea del tutto deformante e pregiudizievole del lavoro e dei compiti che stiamo svolgendo. Mi permetto di aggiungere poi che è lunare, quando non spudoratamente mistificante, la pretesa di ricondurre uno dei due candidati alla mozione congressuale nazionale che vide vincitore il segretario Zingaretti. Da quel che so io entrambi i candidati alla segreteria provinciale votarono Zingaretti, ma non è su questo argomento che è verosimile che si possa svolgere il Congresso provinciale. Questo lo osservo laicamente e augurandomi che il Congresso si svolga nel merito delle proposte, e non delle distorsioni interessate che danneggiano l’immagine di tutti noi” ha concluso D’Angelo.