L’Aquila. Solo quattro persone in terapia intensiva. E’ da settembre che l’Abruzzo non registrava un dato così basso. Nel terzo giorno di zona bianca, i ricoveri, termometro dell’emergenza sul territorio, confermano quanto la situazione stia migliorando rapidamente. I pazienti ospedalizzati continuano a scendere e passano dai 94 di ieri agli 85 di oggi. Solo 48 i nuovi casi accertati nelle ultime ore. Sono emersi dall’analisi di 3.498 tamponi molecolari: è risultato positivo l’1,37% dei campioni.
Si registra un nuovo azzeramento dei decessi. Il bilancio delle vittime resta invariato a 2.498. I nuovi positivi hanno età compresa tra 7 e 77 anni. Quelli con meno di 19 anni sono dieci di cui sette residenti in provincia dell’Aquila, uno in provincia di Chieti e due in provincia di Teramo. Gli attualmente positivi sono 2105 (-356): 81 pazienti (-7) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 4 (-2, senza nuovi accessi) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 1.750 (-617) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
I guariti delle ultime ore sono 404, ma comprendono anche casi relativi al periodo aprile-maggio che non erano stati comunicati dalle Asl. Il totale sale così a 69.759. Dei 74362 casi complessivamente accertati in Abruzzo, 18.831 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+42), 19.337 in provincia di Chieti (+5), 18.135 in provincia di Pescara (+12), 17.314 in provincia di Teramo (invariato) e 594 fuori regione (+1), mentre per 151 (-12) sono in corso verifiche sulla provenienza. Intanto la Regione torna a consentire le visite ai pazienti ricoverati in ospedale, sospese a causa dell’emergenza Covid-19.
Lo prevede un’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio. Il provvedimento stabilisce regole ben precise per le modalità di accesso alle visite. All’origine della decisione ci sono “l’elevato livello di copertura vaccinale raggiunto tra i pazienti e il personale sanitario e ausiliare”, le “massive attività di screening periodico per la ricerca di SARS-CoV-2 rivolte soprattutto a pazienti ed operatori” e “l’andamento decrescente del trend epidemiologico”. In base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, le misure adottate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo. Ogni reparto ospedaliero dovrà identificare un referente Covid responsabile dell’organizzazione degli spazi per l’accoglienza dei visitatori e della verifica circa l’appropriatezza delle richieste di visita.
“Consentire le visite ai pazienti ricoverati in ospedale, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria anti Covid e con le necessarie limitazioni legate alla prevenzione del contagio”, afferma l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, “rappresenta un passo fondamentale sul fronte dell’umanizzazione dell’assistenza, perché non interrompe le relazioni affettive tra il degente e i propri familiari, contribuendo anche in molti casi a rendere ancora più efficace il percorso terapeutico”.