Pescara. Ancora esponenti delle forze dell’ordine aggrediti con violenza mentre svolgono la loro delicata professione, che li espone a rischi di ogni tipo, in particolare durante l’emergenza sanitaria. Un extracomunitario, che presentava sintomi compatibili con il Covid-19, si è scagliato contro gli agenti e poi, prima di effettuare il tampone, si è allontanato come se nulla fosse.
Il cittadino nigeriano, irregolare e destinatario di un provvedimento di espulsione ineseguito, ha aggredito sei poliziotti e due carabinieri, accorsi in un supermercato dopo la segnalazione della presenza di un soggetto molesto, che non voleva rispettare le norme di sicurezza anti Coronavirus. L’uomo ha opposto resistenza, ha strappato le mascherine degli operatori, procurando loro delle lesioni, e ha addirittura tentato di appropriarsi di un’arma. Vinta la resistenza, è stato condotto in caserma, dove, visitato dal personale del 118, gli è stato riscontrato uno stato febbrile. Accompagnato in ospedale per effettuare un tampone, ha fatto perdere le proprie tracce.
“Noi di FSP abbiamo scritto al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, serve un protocollo sanitario ad hoc per le forze dell’ordine e subito un tampone rinofaringeo Covid-19 per tutto il personale coinvolto”, ha commentato il sindacato, proponendo un argine di difesa per chi protegge l’intera comunità.
Intanto, a Verona, nel centro di accoglienza, sono risultati positivi al Coronavirus 100 immigrati su 140, che si rifiutano di rimanere in quarantena: “La situazione è esplosiva, la struttura è presidiata dalle forze dell’ordine”, ha commentato Gianni Tonelli, deputato della Lega e segretario generale aggiunto del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia).