Pescara. “Dobbiamo esserne consapevoli. Sapere che le vaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine mondiale. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio cercare di attrezzarci”.
Così il governatore del Veneto Luca Zaia: “Se tra qualche mese o anno, venissimo a sapere che qualche Paese i
vaccini se li è procurati autonomamente, sarebbe la certificazione di essere stati, a esser buoni, distratti – dice
Zaia parlando un ‘mercato parallelo’ dei vaccini – credo che abbiamo l’obbligo di chiarire se questo mercato
parallelo esista o ci sia un mondo di millantatori. Dobbiamo capirlo. Se questa è una guerra, e lo è, i vaccini
sono le munizioni. Però dall’Unione europea noi abbiamo avuto solo zavorre, vincoli che ci stanno trascinando
negli abissi”.
Sul capitolo riaperture dichiara: “Le responsabilità diventeranno di ciascuno di noi; la guerra si
vince soltanto se tutti comprendiamo la posta in gioco. Da noi ci sono imprenditori che sarebbero pronti a
cogliere una ripresa che già esiste. Molto è cambiato rispetto al marzo 2020: le terapie intensive sono
raddoppiate, esistono protocolli di cura che prima non c’erano, dispositivi di protezione che non avevamo, una
diagnostica e conoscenze di cui non disponevamo; ci sono gli anticorpi monoclonali, oltre che le vaccinazioni.
E dunque, è umano e logico prevedere una nuova forma di convivenza con il virus”.
Zaia poi spiega: “Per esempio, l’assembramento è un rischio, ma probabilmente non lo è nei locali che hanno i dehors o gli spazi all’aperto. Però, quello che è indispensabile è la collaborazione di tutti: mascherina, non assembramento e
igiene delle mani, insieme valgono quanto un lockdown. Ovvero, si passa da una responsabilità collettiva a una
responsabilità soggettiva in capo ad ognuno di noi”.