L’Aquila. Primi contagi da Covid-19 riconducibili alla variante delta nel Pescarese, unica provincia abruzzese non ancora interessata dal fenomeno.
I casi in questione, tre, sono emersi dalle attività di sequenziamento di sette tamponi, eseguite dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università “d’Annunzio” di Chieti. Gli altri tre casi sono dovuti alla variante Alfa, mentre per l’ultimo gli accertamenti hanno dato un esito poco chiaro.
In Abruzzo al momento sono stati accertati un centinaio di contagi legati alla variante Delta, la maggior parte dei quali nel Teramano, dove si registrano numerosi focolai, soprattutto tra i più giovani.
Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute certifica il peggioramento registrato in Abruzzo negli ultimi giorni e colloca la regione tra le sei la cui classificazione di rischio è “moderata”.
Sul territorio regionale, complice la variante Delta che mostra i primi segnali di circolazione, i numeri sono in aumento, al punto che dopo tre mesi di discesa costante, i nuovi casi, su base settimanale, hanno fatto registrare un picco del +40%. Di positivo c’è che da quindici giorni non si registrano decessi: il bilancio delle vittime è fermo a 2.512. L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, dopo il valore minimo del 2021, pari a 11, registrato a fine giugno, sale ancora e supera quota 16 (in Italia il dato medio è di 11,7). Il dato, pur non raggiungendo valori preoccupanti – per la zona bianca deve essere inferiore a 50 – colloca la regione tra le peggiori d’Italia, al terzo posto. I numeri più alti sono quelli del Teramano (incidenza pari a 28), tra le province italiane con il valore più alto. Segue l’Aquilano, con 23. Poi ci sono il Chietino (9) e il Pescarese (5). La provincia di Pescara, alla luce degli ultimi dati, dopo mesi non è più tra quelle con l’incidenza più bassa.
Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, i dati, nonostante un debolissimo incremento negli ultimi giorni, sono ottimali. Il tasso di occupazione dei posti letto è all’1% per le terapie intensive e al 2% per l’area medica. In ospedale al momento ci sono 27 persone, contro le 22 di una settimana fa. In particolare, 26 pazienti (+1) sono ricoverati in area medica e uno (invariato, senza nuovi ingressi) è in terapia intensiva. Gli attualmente positivi sono ora 906, in aumento rispetto agli 873 di sette giorni fa. Nell’ultima settimana sono stati accertati 209 contagi. I nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore sono invece 32. L’incremento più consistente si registra nell’Aquilano (18), seguito dal Teramano (9) e dalla provincia di Chieti (5). Nessun nuovo caso, invece, in provincia di Pescara.