Pescara. L’anticorpo monoclonale VIR-7831 per il trattamento di pazienti con Covid-19 mantiene l’attività contro le attuali varianti circolanti del virus SarsCov2, comprese le varianti del Regno Unito, del Sud Africa e del Brasile.
Sulla base di ulteriori dati preclinici pubblicati su bioRxiv, sembra anche che VIR7831 mantenga l’attività contro la variante della California.
Lo comunica l’azienda GSK, che ha in programma di presentare una domanda di autorizzazione alla immissione in commercio completa all’Agenzia europea dei medicinali Ema. La stessa Ema ha annunciato di aver iniziato l’esame dei dati disponibili sull’uso di tale anticorpo.
VIR-7831 è indirizzato al trattamento di adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni e di peso pari o superiore a 40 kg) con COVID-19 che non richiedono integrazione di ossigeno e che sono ad alto rischio di progredire a COVID-19 grave.
Questa settimana, rende noto GSK, l’Australian Therapeutics Goods Administration (TGA), parte del Dipartimento della Salute, ha concesso a VIR-7831 una determinazione provvisoria.
VIR-7831 è il primo anticorpo monoclonale anti-SarsCov2, spiega l’azienda, “ad aver ottenuto questa designazione che fornisce un meccanismo formale e trasparente per accelerare la registrazione di nuovi farmaci promettenti con dati clinici preliminari”. Si tratta di un composto sperimentale e non ha ancora ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio.
Una domanda di autorizzazione all’uso di emergenza per VIR7831 è stata presentata alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.