Pescara. È stabile al 14%, nell’arco di 24 ore in Italia, la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari (un anno fa era al 5%) e sono in calo ma restano ancora 6, le regioni in cui il valore supera la soglia del 15%: Umbria (37%), Calabria (29%), Liguria (24%), Sicilia (22%), Marche (18%), Emilia Romagna (16%).
Sempre a livello nazionale, è stabile al 4% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid (un anno fa era al 3%). È questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 7 agosto, pubblicata oggi.
Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cala in 7 regioni o province autonome: Abruzzo (19%), Basilicata (18%), Campania (15%), Friuli Venezia Giulia (17%), Lazio (14%), Marche (18%), Valle d’Aosta (16%); cresce in 4 regioni: Liguria (24%), Molise (14%), Pa Bolzano (14%), Pa Trento (15%); mentre è stabile in 11 regioni: Calabria (29%), Campania (13%), Emilia Romagna (16%), Lombardia (11%), Puglia (15%), Sardegna (10%), Sicilia (22%), Toscana (12%), Umbria (37%), Veneto (11%).
L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 3 regioni: Basilicata (5%), Sardegna (6%), Umbria (7%).
Cala in 5: Abruzzo (al 5%), Calabria (5%). È stabile in 14 regioni o province autonome: Campania (4%), Emilia Romagna (5%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lazio (6%), Liguria (2%), Marche (2%), Molise (3%), Lombardia (2%), Pa Trento (3%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sicilia (6%), Toscana (4%), Veneto (3%). In Valle d’Aosta (0%) e Pa Bolzano (0%) la variazione non è disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia d’allerta del 10%.
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