Pescara. Dopo l’accordo con la Conferenza episcopale italiana, da Nord a Sud si moltiplicano le parrocchie che mettono a disposizione spazi per vaccinarsi e altre misure mediche per combattere la pandemia.
Famiglia Cristiana ha compiuto un viaggio tra alcune di queste comunità, da Arona a Viterbo, da Lamezia Terme all’intera Sicilia, che ha visto un vero e proprio protocollo di intesa firmato tra la Conferenza episcopale siciliana e la Regione.
“Sapevo che l’Asl cercava i locali e io ne avevo tanti vuoti per il fermo delle attività a causa del Covid. Ho trovato naturale che la parrocchia, che è sempre stata aperta a tutti, si mettesse a disposizione della città”, racconta don Pino Currè, parroco di Santa Maria della Grotticella, a Viterbo. “I ragazzi si sono dati subito da fare a spostare mobili e tagliare l’erba, a rendere accoglienti gli spazi.
Qui c’erano tavoli da ping pong e biliardo”, racconta indicando le postazioni dove adesso i medici fanno l’anamnesi ai pazienti prima di indirizzarli nell’altro salone. Là dove si svolgevano le attività di teatro e le feste, dove a Capodanno ci si ritrovava in centinaia, ora c’è un “ambulatorio”: le sedie ben distanziate per l’attesa prima dell’inoculazione e poi quelle per i 15 minuti necessari per l’osservazione prima di essere rimandati a casa. I cancelli si aprono alle 7,45, quando Guardia di finanza e Asl portano i vaccini, e poi si va avanti a orario continuato fino alle 17.30.