Pescara. Mentre in Abruzzo i dati sui nuovi casi fanno registrare un calo e gli attualmente positivi al virus scendono in modo consistente, sono 21 i decessi di persone positive al Covid-19 segnalati nell’ultimo bollettino della Regione. Il bilancio delle vittime sale così a 927. Cresce leggermente il numero dei pazienti ospedalizzati, che passano da 773 a 777, mentre scende il numero delle terapie intensive occupate. Intanto, alla luce dei dati in miglioramento, il governatore Marco Marsilio scrive al ministro Speranza chiedendo, di fatto, di anticipare la fine della zona rossa. I nuovi casi sono 381. Sono emersi dall’analisi di 4.384 tamponi: è risultato positivo l’8,69% dei campioni. E’ dalla metà di ottobre, quando la curva era in rapida crescita, che non si registravano percentuali così basse. Dei nuovi positivi, il più giovane ha un anno, il più anziano ne ha 95. Quelli con meno di 19 anni sono 60: 24 in provincia dell’Aquila, due in provincia di Pescara, 15 in provincia di Chieti e 19 in provincia di Teramo. I 21 decessi – quattro sono risalenti ai giorni scorsi ma sono stati comunicati solo oggi dalle Asl – riguardano persone di età compresa tra 59 e 94 anni: cinque in provincia dell’Aquila, dieci in provincia di Teramo, due in provincia di Chieti, tre in provincia di Pescara e uno residente fuori regione.
Gli attualmente positivi scendono e tornano sotto quota 18mila. Nelle ultime ore sono 204 in meno ed arrivano a 17.984: 703 pazienti (+6 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 74 (-2) in terapia intensiva. Al momento è occupato da pazienti Covid-19 il 42,77% dei 173 posti letto di rianimazione disponibili nelle quattro Asl. Tutti gli altri positivi, 17.207 persone (-208) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 564 in più (totale 9.890). Tra le località con più nuovi casi vi sono Teramo (39), L’Aquila (31) e Sulmona (20). A livello territoriale, del totale dei casi positivi 9.350 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+139 rispetto a ieri), 5.513 in provincia di Chieti (+63), 5.767 in provincia di Pescara (+53), 7.716 in provincia di Teramo (+126) e 251 fuori regione (+3), mentre per 204 (-3) sono in corso verifiche sulla provenienza.
“Pensiamo di poter produrre tra oggi e domani dei dati che dimostrano come l’Abruzzo, che già venerdì scorso era stato classificato come appartenente alla categoria ‘arancione’, mostri dati ancora migliori rispetto alla settimana scorsa e quindi riteniamo che non sia necessario continuare a farlo perdurare in una zona rossa dalla quale è evidentemente uscito”. Lo afferma il governatore Marsilio, che auspica come la variazione di fascia, al momento prevista attorno al 10 dicembre, possa essere anticipata. Secondo Marsilio, l’Abruzzo, in base agli ultimi dati, non è più una regione da zona rossa, “grazie alle politiche che abbiamo adottato e anche grazie alla tempestività con la quale abbiamo agito anticipando di alcuni giorni la dichiarazione del ministro Speranza di zona rossa che ha comportato un anticipo delle cure che sono state sufficientemente efficaci”.
In tal senso il governatore sottolinea che l’indice Rt è a 1,11, il tasso di occupazione delle terapie intensive al 40% e il tasso di occupazione di posti letto in area critica al 48%. Cioè c’è “tutta una serie di indicatori all’interno della media nazionale. L’Abruzzo, oggi”, conclude Marsilio, “indica un suo sostanziale allineamento alle medie italiane e quindi non può essere trattata come se fossa la regione più pericolosa o peggiore d’Italia”.