Pescara. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro 4,5% della settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 24 marzo).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro il 13,9% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 24 marzo).
Emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. I reparti di area medica superano dunque il livello della soglia di allerta fissato al 15%.
In Umbria l’incidenza più alta, la Sardegna per intensive. Umbria la più impegnata anche per l’area medica
È l’Umbria la regione con l’incidenza più alta, 1.314, seguita dalla Puglia con 1.281 e dall’Abruzzo con 1.167 rispetto al valore medio nazionale di 836 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore piu’ basso con 345 in Valle d’Aosta. Per l’area medica eè sempre l’Umbria con il valore più alto di occupazione dei posti letto con 34,6%, seguita dalla Calabria 34,3% e la Basilicata rispetto al 15,2 di valore nazionale. Per le terapie intensive la Sardegna al 10,3%, la Calabria a 10,1% e l’Abruzzo a 8,8% con un valore medio nazionale di 4,7%. Sono i dati al 31/3 della tabella sui valori decisionali.
Iss, lieve calo dei casi rilevati attraverso il tracciamento. Monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (14% vs 15% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 49%). Emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute.
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