Pescara. Nessuna sospensione del Decreto legge e della Circolare ministeriale con le quali, nel prevedere le misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel periodo dell’emergenza da Covid-19, è stato consentito nelle cosiddette ‘zone gialle’ l’attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo solo all’aperto, nonché stabilito divieti per il settore dei matrimoni.
L’ha deciso il Tar del Lazio con due decreti monocratici con i quali sono state respinte le richieste del Codacons; contestualmente fissata il 7 giugno prossimo l’udienza di discussione in camera di consiglio davanti al Tribunale in
composizione collegiale. Il Tar, considerato che “la previsione censurata dalla parte ricorrente è posta
direttamente dalla fonte di livello legislativo (D.L. n. 52/2021), rispetto alla quale gli atti amministrativi
impugnati in questa sede rivestono natura per una parte meramente preparatoria e per altra parte meramente
interpretativa-attuativa, risultando anche privi di diretta e autonoma lesività; che l’eventuale sospensione
interinale dell’efficacia di questi atti non sarebbe quindi in grado di assicurare l’auspicata tutela cautelare
specifica della posizione azionata in giudizio”, ha respinto l’istanza cautelare monocratica, riservando alla fase
collegiale del giudizio la valutazione di ogni ulteriore profilo di censura contenuto nei ricorsi.