Pescara. “Accuse false e tendenziose da parte della collega Marcozzi che punta il dito contro il presidente Marsilio e contro l’assessore di competenza vale a dire il sottoscritto “ lo dichiara in una nota l’assessore Campitelli il quale riporta fedelmente quanto esposto a mezzo stampa dalla pentastellata.
“Come possano continuare a sposare con questa leggerezza istituzionale un progetto di appalto per i lavori di bonifica parziale e incompleto” – incalza Campitelli “ovviamente la Marcozzi se ne guarda bene di addentrarsi nel reale svolgimento della querelle e sorvola di pari passo sul piano operativo concertato tra la Regione e le amministrazioni interessate per continuare a svolgere tutte le attività prodromiche all’esecuzione dei lavori di bonifica del sito da parte dei soggetti competenti “ prosegue l’assessore leghista “ la Marcozzi dimentica o fa finta di dimenticare la nota del 2018 a cura del Ministero dell’ambiente,guidato da Costa in quota ai 5 Stelle,in cui si evince che è il ministero stesso la stazione appaltante con tutti gli adempimenti e oneri di legge a proprio carico ex D.Lgs 50/2016. Se la capogruppo 5S in Regione avesse letto con attenzione avrebbe preso atto dei numerosi interventi e delle diffide nei confronti del Ministero dell’ambiente che,per oltre 2 anni,non ha provveduto a concludere la procedura ad evidenza pubblica, poi espletata e conclusasi nei tempi con aggiudicazione definitiva dell’appalto del 7 febbraio 2018 e, per oltre 3 anni, ha procrastinato ogni adempimento di legge in esecuzione dell’accordo di programma siglato il 7 maggio 2017.Di quanto esposto si dà atto nel testo della sentenza del Consiglio di Stato, e lo stesso Ministero nell’ultima nota del 28 aprile 2020 non pone dubbi a interpretazione “Si fa seguito all’ordinanza ex art. 244 del D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 della Polizia Provinciale di Pescara del 26 giugno 2018 – la cui piena legittimità è stata confermata prima dal TAR Abruzzo (PE) con sentenza 20 marzo 2019 n.86 e successivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato 6 aprile 2020 n.2301, che necessita di esecuzione da parte di questa Amministrazione…omissis” e, per l’effetto, si diffida la Edison SpA “omissis… a procedere agli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza, bonifica e ripristino nel Sito di interesse Nazionale di Bussi sul Tirino delle aree di cui trattasi, con facoltà di presentare un progetto di bonifica alternativo rispetto a quello già predisposto nell’ambito della espletata ma non conclusa procedura ad evidenza pubblica…omissis… con l’espresso avvertimento che, in difetto, si procederà di ufficio alla realizzazione degli stessi in danno della Edison S.p.A, come da normativa vigente”.
“L’unico dato di fatto è che l’attuale giunta regionale, dopo decenni di stalli e rimpalli, si stia occupando del corretto ed efficiente svolgimento (in tutte le sue fasi e attività tecnico- amministrative)del procedimento di bonifica e della reindustrializzazione delle aree contaminate di Bussi. E’ priorità della giunta Marsilio la tutela dei nostri territori e, soprattutto, di tutti i concittadini residenti nelle zone interessate dal disastro ambientale “conclude.