Bussi sul Tirino. L’annullamento della gara “consente di restituire alla collettività abruzzese 47 milioni di euro”. Così il ministero dell’ambiente in una nota in merito alla bonifica del sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino, che “per lungo tempo” scrive il ministero nella nota “è stato oggetto di controversie derivanti dall’inerzia dei soggetti responsabili del danno cagionato al territorio”.
“Utilizzeremo le risorse sbloccate per le aree pubbliche del Sin, quindi per i cittadini abruzzesi” afferma il ministro dell’ambiente Sergio Costa sottolineando che “lo svincolo delle risorse, con loro successiva riassegnazione al bilancio del ministero, garantirà una più celere risoluzione delle problematiche ambientali che per anni hanno interessato il territorio abruzzese. L’Edison, quale soggetto responsabile, sotto il vigile controllo del ministero, dovrà procedere, in quanto obbligato, a una rigorosa azione di bonifica delle aree”.
Il ministero dell’ambiente, aggiunge Costa, “espleterà fino in fondo il proprio compito di vigilanza e controllo, sia delle procedure, sia dei tempi di bonifica. Gli abruzzesi hanno atteso troppo”. Secondo il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, “si ribadisce un sacro principio: chi inquina
paga. Ora che i 47 milioni per le bonifiche del Sin sono di nuovo a disposizione della comunità, il ministero dell’Ambiente, in sinergia con la regione Abruzzo, vigilerà sugli interventi di Edison e programmerà gli interventi sulle altre aree pubbliche che sono ricomprese nel sito. È questa una ulteriore possibilità”.
La Edison, prosegue il ministero dell’ambiente, “ha già provveduto a ripristinare i teli danneggiati e ad assegnare l’appalto per il completamento della copertura superficiale delle aree in parola, e si è attivata per il ripristino del sistema di emungimento delle acque sotterranee relative alle aree medesime aree – quali misure di prevenzione, nelle more delle attività di bonifica. Inoltre l’analisi dei dati disponibili ha fatto emergere la necessità di integrare le indagini ambientali”. A questo proposito la Edison “ha trasmesso un piano di indagine integrativa e procederà alla progettazione definitiva e all’attuazione dei necessari interventi di bonifica a fronte dei risultati delle indagini integrative e della loro validazione da parte di Arta Abruzzo. Il tutto chiaramente sempre sotto l’egida del ministero dell’ ambiente che si accerterà che l’intervento sia risolutivo e tuteli completamente l’ambiente e la salute dei cittadini” conclude la nota.