Pescara. Giornata di cultura ed educazione civica quella di ieri, per gli studenti dei corsi serali
dell’Aterno-Manthoné. Alla presenza della dirigente scolastica, Antonella Sanvitale, e di una
decina di docenti, gli adulti frequentanti le otto classi dell’Istituto tecnico statale hanno avuto modo di incontrare il sindaco, Carlo Masci. A fare da Cicerone nelle stanze di palazzo di città lo storico Marco Patricelli, attualmente nello staff del primo cittadino come responsabile della Comunicazione istituzionale per il Comune di Pescara.
Alunni e professori hanno avuto modo di ripercorrere le vicende storiche che hanno portato
all’unificazione tra Pescara e Castellamare Adriatico, nel 1927, e alla istituzione della Provincia.
Patricelli ha fatto riferimento anche alle scelte architettoniche dei tre grandi edifici che costituiscono
i palazzi istituzionali, costruiti durante il fascismo, e ha poi riassunto il funzionamento della
macchina amministrativa, cosa succede dentro le stanze pubbliche, chi prende le decisioni, come
vengono prese, quali sono gli organi deputati a ratificarle. Il percorso, tra aula consiliare, sala
giunta e uffici, è stato concepito per mostrare le modalità con cui il cittadino può dialogare con
l’amministrazione comunale. A seguire l’incontro con il sindaco, Carlo Masci, che ha offerto agli ospiti l’insolita visita alla terrazza del municipio dove, auspice anche la bella giornata, studenti e docenti hanno potuto godere di una bellissima vista di Pescara e del fiume.
Alle 11.30, nel palazzo della Provincia, c’è stata la visita alla mostra ‘Il purgatorio di Dante tra letteratura, scultura e immagini’, a cura di Franco Nembrini, pedagogista, docente e scrittore,
Gabriele Dell’Otto, illustratore e fumettista internazionale, e Adelfo Galli, scultore. Guidati dagli organizzatori del Centro culturale di Pescara, gli studenti hanno avuto modo di approfondire gli ultimi canti del Purgatorio, quelli in cui Virgilio (la prima guida di Dante) lascia il posto a Beatrice, dando vita a un percorso che ripercorre il metodo di conoscenza dantesco improntato sull’osservazione e sull’interrogazione della realtà attraverso gli occhi, “Come si impara leggendo Dante”, ha commentato Nembrini, parlando della sua esperienza personale, “L’amore è un perdono ricevuto”.
In mostra alcune tele dell’illustratore Gabriele Dell’Otto, relative in particolar modo ai canti 29 e 30
del Purgatorio, affiancate dal commento semplice e diretto di Franco Nembrini, a cui si è aggiunto
il racconto in video della realizzazione della scultura ‘El Dante’ di Adelfo Galli: una riproduzione a
grandezza naturale del poeta a cui si affianca un altorilievo 300×340 che raffigura Beatrice la
quale, distaccandosi dalla processione celeste, si fa incontro all’Alighieri offrendosi come guida.