Pescara. È un giorno difficile per Pescara. Da ore si combatte una dura battaglia per difendere dalle fiamme lo scrigno naturale più prezioso, la Pineta dannunziana.
“Centinaia di uomini dei vigili del fuoco, carabinieri forestali, polizia di Stato, polizia municipale, protezione civile stanno dando tutto in una domenica con temperature sopra i 40 gradi e un vento di libeccio che è insidioso in ogni punto. Siamo a lavoro per arginare i focolai d’incendio che a più riprese, seppur già spenti, in pochi secondi riprendono vigore e aggrediscono anche aree di riserva integrale”, scrive il Comune sulla pagina Facebook, “Le zone più coinvolte sono la rotonda e le prime propaggini della collina di San Silvestro, l’area a valle di via Terra Vergine, Villaggio Alcione, fosso Vallelunga fino al Mare, colle Breccia, un tratto di via Scarfoglio, la parte retrostante la chiesa Stella Maris. Interessate anche alcune palme e ombrelloni dei lidi a sud, ma il cuore dell’emergenza è la pineta. Alcune famiglie hanno lasciato le case per sicurezza. Due le abitazioni colpite, una di queste è andata distrutta. Confidiamo nella forza degli operatori, la situazione sta migliorando ma è necessario restare vigili”.
Il sindaco Carlo Masci sta seguendo da molte ore sul posto l’evolversi della situazione. Sono arrivati in via della Bonifica anche il Governatore Marco Marsilio e il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
A sera la situazione è in buona parte stata domata, anche grazie all’intervento di due elicotteri e dei canadair che dall’alto hanno rilasciato acqua sui roghi.
“Ci sono stati numerosi focolai – ha dichiarato Masci – ora saranno gli inquirenti a dover chiarire se si sia trattato di fiamme di natura dolosa o colposa o dovute ad altre cause”.