Pescara. La città di Pescara piange Mimmo Grosso, storico presidente degli armatori di Pescara. In città era conosciuto per essersi messo sempre in prima linea sulle vicende riguardanti il fiume e il canale, mettendosi sempre a disposizione dei pescatori,
Grosso, 58 anni, era ricoverato in ospedale ed è morto a causa del coronavirus. Aveva già patologie pregresse.
A ricordarlo in un messaggio sui social anche Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo. “Mimmo Grosso ha rappresentato con alcuni altri saggezza e capacità di combattimento per le ragioni dell’economia del mare”, sottolinea il senatore dem, “sempre in prima fila componendo generosità e parole puntualissime.
Ha seguito da protagonista tutte le fasi di dolore e di svolta della marineria pescarese. Con i suoi amici di sempre è riuscito a far prevalere il merito delle questioni e dei problemi della marineria. Me lo sono trovato interlocutore rigoroso per 20 anni nei diversi ruoli rivestiti”.
“Tre passioni lo hanno sempre avvolto e coinvolto”, precisa Luciano D’Alfonso, “il lavoro di qualità, la rappresentanza delle ragioni della sua gente di mare e la certezza della sua famiglia. Ho imparato molto da Mimmo perché mi ha subito colpito la sua capacità di parola : assomiglia agli artigiani dell’entroterra sempre pronti ad educare con la parola giusta. Lo abbiamo visto anche combattente contro le prepotenze del diritto europeo. Mi ricordo quando venne trattenuto a forza nella Contea Spalatino Dalmata e il presidente della Contea notò la forza di spiegazione di Mimmo Grosso. I mari e le terre d’Abruzzo perdono un gigante della rappresentanza sociale”.
Guerino Testa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ricorda come “abbiamo combattuto insieme , abbiamo litigato , ci siamo abbracciati , abbiamo mangiato insieme, per un anno sei venuto quasi tutti i giorni in provincia. Ti voglio ricordare come amico leale e uomo valoroso e coraggioso. Sincere condoglianze a tutta la sua adorata famiglia”.
“Un’altra tragica giornata quella di ieri”, scrive il sindaco della città, Carlo Masci, “questo maledetto virus si è portato via anche Mimmo Grosso, un nome che a Pescara voleva dire Mare, Fiume, Porto. Un capitano coraggioso, sempre in prima linea per far valere i diritti dei pescatori. Un carattere forte, deciso, indomito, un vero uomo di mare. Quante battaglie vissute insieme per il dragaggio, per il porto insabbiato. Era un simbolo, legato a un mondo antico che sa di sale e di sacrificio, ma anche di amore grande per la famiglia, di fratellanza per gli amici, portatore di valori veri, di sentimenti senza maschera, capace di guardare avanti e di immaginare il futuro come solo i condottieri sanno fare. Pescara oggi si scopre più povera, piu triste, più sola. Ti faccio una promessa”, sottolinea Masci, “Pescara avrà il suo porto, quello per cui ti sei battuto anche nel letto di ospedale, perché tu non hai mai mollato, sempre a testa alta pur se fiaccato da questa malattia sconosciuta, vigliacca e assassina. Ciao Mimmo, continua a combattere dal cielo per Pescara, a difendere la tua gente e la città che hai tanto amato”.