Pescara. Grande successo a Parigi, per i partner del Programma delle Terre Rurali d’Europa e del progetto “Parcovie 2030”, presenti al Salone Internazionale dell’Agricoltura. Lo rendono noto Francesca Pasetti CRAMM Spagna, Fabienne Gilot CRAMM Francia e Manuela Cozzi CRAMM Abruzzo.
Nell’ambito dello stesso la Cabina di Regia ha raggiunto importanti accordi per il completamento della candidatura all’UNESCO, seconda fase, con ingresso dei paesi Albania, Andorra, Croazia, Francia Lussemburgo, Romania e Spagna, e per una terza fase mondiale, che coinvolgerà tra gli altri Germania, India, Marocco, Mongolia, Senegal ed altri, con i quali si sta organizzando anche l’Anno Mondiale dei Pascoli e dei Pastori per il 2026.
Con i Ministeri della Cultura dei paesi europei intanto e stata avviato il lavoro di progettazione per candidare le Vie della Transumanza a Patrimonio Culturale dei Cammini presso il Consiglio d’Europa.
Sono state inoltre definite le linee di programma per la cooperazione europea nel progetto Parcovie 2030, passando a una possibile candidatura materiale dei tratturi che verrà discussa a Roma in una specifica riunione tecnica operativa coordinata da CRAMM-Geaco Italia, Francia e Spagna.
Come fase conclusiva , nella giornata di ieri, alla presenza anche di alcuni ambasciatori presso l’UNESCO, si é partecipato alla prima edizione parigina della transumanza lungo gli Champs Élysées, con 2022 pecore bernaise e vari carri di bovini autoctoni della zona del Bearn (Pirenei), territorio partner del Progetto Parcovie 2030.
Questa prima transumanza a Parigi sarà la prima di una lunga serie, come da sempre si rinnova ogni anno per le vie di Madrid, vuole dare valore e far conoscere l’importanza della Transumanza come fattore di conservazione della Biodiversità grazie alle conservazione di razze autoctone, certamente meno produttive dal punto di vista quantità ma certamente molto importanti dal punto di vista qualità, di tutela ambientale per i servizi sistemici ed ecologici che forniscono, di benessere animale e di qualità del prodotto agro-alimentare e, non ultimo, come elemento di pace tra i popoli.