Pescara.”In piazza Salotto è stata convocata per domani una manifestazione omofoba da parte di chi alimenta discriminazione e oscurantismo. Trovo scandaloso che si faccia a pochi passi dal luogo in cui pochi giorni va si è consumata un’aggressione omofoba ai danni di un giovane omosessuale”. Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, in merito alla manifestazione #restiamoliberi, organizzata a Pescara dal movimento “Pro Vita e Famiglia” e dal “Family Day” per protestare contro il progetto di legge Zan-Scalfarotto sull’omofobia.
“Vuol dire che certa destra”, prosegue Acerbo,”che non ha condannato in Consiglio comunale quell’aggressione, pensa che cavalcare i pregiudizi contro i gay paghi politicamente”. Il segretario di Rifondazione ha convocato per domani alle 21, in contemporanea con #restiamoliberi, una contromanifestazione che si terrà in piazza Sacro Cuore, alla quale hanno aderito decine di associazioni, movimenti, circoli culturali, sindacati e partiti.” Saremo in piazza per dire che rifiutiamo la violenza omofoba e esprimere la nostra solidarietà a chi è stato aggredito. Saremo in piazza come in altre città italiane per dire no alla campagna di disinformazione contro la proposta di legge contro la omolesbotransbifobia. In piazza Salotto è stata convocata una manifestazione omofoba da parte di chi alimenta discriminazione e oscurantismo. Sarebbe un bel segnale di civiltà se fossimo almeno il doppio dei partecipanti al raduno omofobo che si terrà contemporaneamente a Piazza Salotto. Dopo che il Comune ha negato il patrocinio all’Abruzzo Pride, dopo l’aggressione omofoba a un giovane di 25 anni, dopo la vergognosa bocciatura da parte del consiglio comunale della mozione di condanna dell’aggressione, ci manca solo che in piazza ci vadano solo gli omofobi oscurantisti. Sono arrivate tante adesioni ma ovviamente sono benvenute quelle che ancora mancano. E soprattutto quelle di singole cittadine e cittadini che ripudiano la violenza e la discriminazione a prescindere dalla loro collocazione politica. Diamo una risposta civica di civiltà e tolleranza”.
“Spero venga anche il sindaco Masci”, ha detto Acerbo,” che al contrario dei suoi consiglieri ha manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile contro gli aggressori del giovane omosessuale picchiato a Pescara”. Il leader di Rifondazione ha però aggiunto di augurarsi “che vengano soprattutto tanti cittadine e cittadini, a prescindere dagli orientamenti politici, per testimoniare che Pescara è una città tollerante e non intende diventare la capitale dell’omofobia”.