Pescara. “L’Appennino centrale non può perdere 5 milioni di alberi delle sue foreste per ospitare il tubo della Snam”, questo scrivono in una nota gli ambientalisti di Mountain Wilderness per l’Abruzzo, che preannunciano una conferenza stampa indetta da tutte le Associazioni firmatarie del documento che , “ha l’obiettivo di far conoscere all’opinione pubblica abruzzese la lettera inviata a Draghi e ai suoi Ministri affinché il Capitale Natura della Regione Verde d’Europa venga custodito e valorizzato nell’interesse delle popolazioni di oggi e del futuro delle aree appenniniche, affinché i Sindaci, i Parlamentari, gli Eurodeputati si impegnino a prendere posizione nei confronti di un’opera devastante in contrasto con gli Accordi di Parigi sul Clima sottoscritti dall’Italia, affinché il Governo centrale rinunci all’uso delle energie fossili in favore dell’energia solare, affinché i Presidenti e i Direttori dei Parchi Nazionali d’Abruzzo, Majella, Gran Sasso e Monti della Laga si impegnino ad impedire il passaggio del metanodotto nei territori di loro competenza e aree contigue”.
La conferenza stampa si terrà dunque martedì 8 giugno presso la Cgil di Pescara “Il 28 maggio scorso, i Presidenti nazionali delle Associazioni ambientaliste Mountain Wilderness, LIPU, WWF, Greenpeace, Altura, Pro Natura, Gruppo Intervento Giuridico, Salviamo l’Orso, Rewilding Apennines e i Presidenti regionali delle Associazioni ambientaliste Dalla parte dell’Orso e Club Alpino Italiano Abruzzo hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della Transizione Ecologica Cingolani, al Ministro della Salute Speranza, al Ministro della Cultura Franceschini, al Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti per chiedere un incontro finalizzato a bloccare la costruzione della centrale e del metanodotto in oggetto che rappresentano una minaccia per gli ecosistemi naturali dell’Appennino centrale e per le popolazioni”.