Montesilvano. Intorno alle 2.50 l’assassino, con il volto completamente coperto, è entrato nel ristopub ‘Birra Mi’ di Via Verrotti e ha aperto il fuoco con un fucile. La vittima, colpita al viso, è morta sul colpo. Al momento dell’omicidio nel locale c’erano quattro
o cinque persone, già tutte ascoltate dai Carabinieri. Il killer, riferiscono i testimoni, è arrivato e si è allontanato a piedi. L’area – nella zona ci sono diverse attività commerciali – è ben coperta dalle videocamere di sorveglianza e gli investigatori hanno già acquisito i filmati. “Non sappiamo niente”, dice ai cronisti la madre del giovane, arrivata in lacrime davanti al locale. Le indagini, affidate ai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano e del Nucleo investigativo, sono coordinate dal pm Paolo Pompa.
“Stavo spillando la birra, quando ho sentito un botto. Ho alzato la testa, Antonio era caduto a terra e mi sono trovato davanti una persona con un fucile. Mi sono subito abbassato. L’assassino ha agito a sangue freddo, con estrema calma”. È la testimonianza del proprietario del risto-pub di Montesilvano in cui nella notte è stato ucciso il 21enne Antonio Bevilacqua, residente in città. “In quel momento Antonio, che era qui da solo, stava parlando con me, vicino al bancone. È stato tutto rapidissimo – aggiunge – subito dopo il killer è andato via con la stessa calma. Conoscevo Antonio, era un ragazzo di 20 anni, un bravo ragazzo. Non veniva qui spesso.Da come mi ha raccontato la madre – aggiunge il titolare del pub – era venuto a comprare le sigarette alla tabaccheria qui accanto, poi è entrato in una sala slot dove ha preso una birra da asporto. Stava bevendo qui fuori, quando dalla vetrina ha visto delle persone che conosceva ed è entrato a salutarle. Era nel mio locale da un’oretta quando è entrato l’assassino”.