Pescara. Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Pescara a contrasto dell’illegalità economica.
Infatti, nel pomeriggio di martedì 2 luglio, i finanzieri del gruppo di Pescara in servizio presso il locale scalo aeroportuale, unitamente ai funzionari doganali, hanno sottoposto a controllo un uomo residente a Foggia e in arrivo da Malta, invitandolo a dichiarare la valuta in suo possesso.
L’intuito e l’esperienza degli operanti si rivelavano preziosi in quanto, non ritenendo convincente quanto dichiarato dal passeggero, hanno proceduto ad effettuare un controllo dei bagagli e degli effetti personali, ai sensi della normativa del Testo Unico delle leggi doganali.
Il controllo ha dato esito positivo in quanto, oltre al denaro dichiarato dal passeggero –genericamente indicato fra 4mila e 5mila euro – è stato rinvenuto, all’interno di un borsello, un sacchetto bianco contenente ulteriori banconote di diverso taglio, per un importo complessivo pari a circa 9mila euro.
Dal controllo più accurato – effettuato mediante l’utilizzo della macchina valorizzatrice di banconote in dotazione ai funzionari doganali – è emerso che 219 banconote da 20 euro (pari ad euro 4.380) risultavano false.
In merito alla provenienza di tale denaro, il passeggero ha dichiarato che lo stesso era l’incasso di un’attività gestita a Malta. Le banconote false sono state, pertanto, sottoposte a sequestro e il passeggero è stato denunciato alla locale Autorità giudiziaria per il reato di introduzione nello Stato di monete falsificate, che prevede pene fino a 6 anni di reclusione.
Il sequestro effettuato presso l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo di Pescara è l’ennesima dimostrazione di quanto la sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito degli spazi doganali, conduca a brillanti risultati, anche in un piccolo aeroporto quale quello locale.