Pescara. “Strana politica degli annunci da parte dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pescara: ogni volta che Mascia proclama qualcosa, arriva qualcuno della sua maggioranza a smentirlo”. Lo afferma Stefania Catalano, consigliere comunale di Pescara in quota Pd. “Così, ad esempio, con i lavori della pista ciclabile su via Luisa D’Annunzio, la cui ripresa era annunciata addirittura per il 6 gennaio scorso, ma è ormai passato anche Carnevale e a nulla sono valse le riunioni, i buoni propositi e il pugno di ferro del detentore della delega: gli assessori ombra della maggioranza sono riusciti a bloccare tutto e a mettergli sgambetti su sgambetti su quella e altre opere in corso, ma ora pare addirittura che si pensino varianti che renderebbero la ciclabile a senso unico e in percorsi tortuosi che nessun ciclista farà mai” continua Catalano.
“La politica strana, ma anche dannosa per la città, perché oltre a procedere in bilico sui meriti, perché parliamo di tutte opere pensate e messe in cantiere dalla precedente amministrazione di centrosinistra e il più delle volte spacciate come proprie, si va a singhiozzo, annunciando lavori che non partono, variazioni progettuali che tutti osteggiano, mettendo a rischio centinaia di migliaia, a volte milioni di euro, reperiti per riqualificare strade su cui si attendevano interventi da anni” prosegue il consigliere.
“Se Mascia non è in grado di sapere quando un cantiere riprende e di dire con certezza quando dei lavori partono, forse non dovrebbe sedere a quella poltrona, lasciandola ai Foschi, Rapposelli e Pastore di turno. Pensavamo che il centrodestra, una volta alla guida della città, avrebbe fatto vedere cosa è in grado di fare oltre criticare, invece continua l’opera di smentita anche verso gli amici o presunti tali, dimostrando di non saper portare avanti neanche opere già pronte ed appaltate dalla precedente amministrazione come via Sacco (qui c’è già la ditta ma non i lavori) e via Prati, via Colle di Mezzo che attendono ormai da mesi e via Elettra che attende invece la fine dei lavori” conclude Catalano.