L’Aquila. Assegnati oltre 4,3 miliardi di euro ai nuovi poli della ricerca in Italia, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr): sono 5 Centri Nazionali, 11 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale e 49 Infrastrutture di ricerca e tecnologiche. Lo ha annunciato il Ministro dell’Università e
della Ricerca Maria Cristina Messa, durante una conferenza stampa.
L’obiettivo è creare un nuovo modo di fare ricerca e innovazione in Italia. I 5 Centri Nazionali, finanziati con 1,6 miliardi di euro, saranno aggregazioni
composte da 55 università italiane, 24 enti di ricerca pubblici e privati e 65 imprese, organizzate con una struttura di tipo ‘Hub&Spoke’: l’Hub svolge attività di gestione e coordinamento mentre gli Spoke quelle di ricerca.
Queste reti sono dedicate a cinque aree considerate strategiche per lo sviluppo del Paese: dalle simulazioni e l’analisi dei dati all’agritech, dallo sviluppo di terapie geniche alla mobilità sostenibile, fino alla biodiversità. 1,3 miliardi di euro andranno invece agli 11 Ecosistemi: reti di università (60), enti territoriali e di ricerca (29) e imprese (133) che interverranno su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema di ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali. Infine, 1,08 miliardi finanzieranno la creazione o il rafforzamento di 49 Infrastrutture: si tratta di impianti, strumenti, archivi e altri servizi utilizzati dalla comunità scientifica per portare avanti il lavoro di ricerca.
Leggi anche:
Innovazione: Marsilio, Soddisfazione per i 36,5 mln ottenuti da Univaq e GSSI con bando Ecosistemi