Pescara. Non smette mai stupire il senatore abruzzese Antonio Razzi tornato in Corea del Nord per una ennesima missione istituzionale questa volta insieme ad una delegazione parlamentare e ad alcuni imprenditori abruzzesi, tra cui Daniele Toto. Razzi, presidente della Commissione Esteri, fornisce pochi dettagli su cosa sia andato a fare e quali interessi stiano cercando di sviluppare gli imprenditori abruzzesi, soprattutto perché la notizia è il test nucleare più potente mai realizzato finora. La Corea del Nord ha infatti fatto esplodere una bomba nucleare sottoterra a Punggye-ri, nel nordest del paese, che ha provocato un terremoto artificiale di magnitudo 5.3. Il governo nordcoreano ha confermato il test con un messaggio trasmesso dalla tv di stato. Durissime le reazioni in tutto il mondo dal presidente americano Barack Obama che ha minacciato serie conseguenze, al Giappone che ha inoltrato una formale protesta diplomatica, mentre Russia e Francia hanno espresso forte preoccupazione e parole di condanna. Ma Razzi minimizza commentando così il test nucleare più potente: «sono ragazzi…». Lo stesso Razzi ha raccontato che in un incontro ufficiale il governo della Corea del Nord avrebbe chiarito che la bomba atomica la custodiscono «per difendere i cittadini, non per attaccare». Razzi ha, inoltre, partecipato al nono congresso nazionale dei giovani che si è tenuto nello stadio più grande del mondo come unica delegazione straniera.
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