Città Sant’Angelo. Oggi, 7 gennaio, la campanella ha ricominciato a suonare in Abruzzo: ma è stato un rientro particolarmente traumatico e… gelido. Molte scuole sono rimaste con i termosifoni spenti e i ragazzi, laddove presenti in aula, sono stati costretti a fare lezione al ghiaccio, con cappotti, berretti e sciarpe. Eppure la normativa è chiara: negli ambienti scolastici la temperatura deve attestarsi sui 20 gradi.
Tra gli istituti senza caloriferi in funzione, anche l’omnicomprensivo di Città Sant’Angelo. Alcuni alunni del plesso “Giansante” hanno redatto un verbale, esponendo la situazione alla dirigente Lorella Romano. Mezz’ora prima circa dell’orario di uscita, intorno alle 12,30, i termosifoni sono partiti. Gli studenti sperano di poter svolgere domani una tranquilla e “calda” attività didattica. Competente, in questi casi, è l’ente Provincia, che deve intervenire tempestivamente risolvendo guasti e disguidi tecnici.