Pescara. Seimila tonnellate di resti dell’albergo e duemila tonnellate di legna frantumata: è la stima, al momento provvisoria, della quantità di materiale da rimuovere a Rigopiano di Farindola (Pescara), dove il 18 gennaio scorso 29 persone hanno perso la vita nell’hotel travolto e distrutto da una valanga. I dati sono stati diffusi dal quotidiano dell’Abruzzo ‘Il Centro’ che cita “atti della Regione provvisori”. Il dirigente del servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo e responsabile della bonifica di Rigopiano, Franco Gerardini spiega che – si legge sul quotidiano – il Comune di Farindola, in sede di Conferenza dei Servizi, come prevede la legge, ha segnalato il suo parere favorevole all’assegnazione di queste operazioni alla ditta che gestisce il servizio di igiene urbana in paese, la Ecoalba.
La Regione, prendendo atto di questa proposta, ha chiesto alla ditta di presentare il progetto operativo che è diviso in due fasi. Per rimuovere le macerie dell’albergo e i tronchi di alberi – si legge ancora su ‘Il Centro’ – saranno utilizzati fondi pubblici che la Protezione Civile ha destinato al terremoto in Abruzzo. La parte economica dell’operazione è comunque al vaglio della Protezione Civile. L’ultimo atto dell’iter prevede la convocazione, a cura del responsabile dell’operazione di Bonifica Franco Gerardini – sempre secondo la ricostruzione fornita da ‘Il Centro’ – di una Conferenza dei Servizi d’urgenza per accelerare i tempi e anticipare l’arrivo del maltempo. Non è prevista alcuna riunione delle parti interessate ma solo l’ acquisizione dei loro pareri. Una volta acquisiti, il responsabile
dell’operazione di bonifica firmerà la determina che darà il via ai lavori. Il termine di scadenza è fissato per il 9 ottobre.