Penne. “Il 18 gennaio ci sono stati il terremoto e poi la valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano, bisognava organizzare i soccorsi e il nostro Comune è stato scelto come base più vicina, un ruolo di cui siamo fieri, ma abbiamo speso 500 mila euro di cui nessuno ci rende conto e siamo stati esclusi dall’area del cratere a differenza della vicina Farindola (Pescara)”. Così il sindaco di Penne (Pescara), Mario Semproni, nel corso dell’evento organizzato da Forza Italia ‘Ripartiamo dalle nostre radici L’albero della Libertà’. “Ci hanno chiesto i thermos per i soccorritori e ci hanno chiesto anche il pane ha proseguito il sindaco .
Noi siamo usciti dal centro di coordinamento e siamo andati a comprarlo”. In conclusione Semproni ha rimarcato “come tutti siano bravi con le parole e meno con i fatti, visto che al di là delle tante promesse siamo stati esclusi dall’area del cratere e adesso non sappiamo come andare avanti”.