Montesilvano. “A partire da lunedì 25 giugno entreranno in funzione i 4 nuovi Photored installati su due incroci semaforici. Si tratta di via Vestina all’altezza con via Cavallotti e via Chiarini nella intersezione con via Aterno». Ad annunciarlo è il tenente della Polizia Locale, Nicolino Casale. «Dopo la sperimentazione effettuata con il primo impianto di rilevamento installato su corso Umberto all’incrocio con via Adige e via Silvino Di Giovanni, abbiamo reputato opportuno, per migliorare la sicurezza nella viabilità del nostro territorio, attivare anche questi due nuovi impianti. Gli incroci individuati infatti sono punti particolarmente sensibili nel contesto di mobilità urbana. E’ molto importante rispettare le norme del codice della strada e tali impianti rappresentano sicuramente un maggiore deterrente nei confronti di quegli automobilisti indisciplinati, che passano con il rosso mettendo a repentaglio la propria incolumità o quella degli altri. Non a caso nell’incrocio con via Adige, le infrazioni rilevate dal sistema si sono ridotte dalle 600 al giorno dei primi tempi alle attuali 20 circa”. Il sistema, che funziona quando il semaforo indica il rosso, prevede che la durata della fase semaforica proiettante luce gialla, per ciascuna delle correnti di traffico non sia mai inferiore a quattro secondi di tempo, come stabilito anche nella circolare del Ministero dei Trasporti. Il Photored rileva anche l’errato utilizzo delle corsie di canalizzazione. “Questo provvedimento rientra in un più ampio progetto di potenziamento della sicurezza urbana sotto tutti i punti di vista. Abbiamo infatti implementato i controlli in materia di antiprostituzione – sottolinea l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi – anche attraverso l’applicazione dei daspo, ossia i decreti di allontanamento che sono stati inseriti nell’ambito del decreto Minniti. Abbiamo aderito al patto per l’attuazione della sicurezza urbana, con la Prefettura e i comuni vicini di Pescara, Spoltore e Città Sant’Angelo, con cui intendiamo, in un’ottica di area metropolitana, rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità. Tale sottoscrizione ci consentirà di presentare la nostra richiesta di ammissione ai finanziamenti previsti sulla base del decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018 per potenziare i sistemi di videosorveglianza nei nostri Comuni. Il rispetto della legalità – conclude Cozzi – è per la nostra Amministrazione punto di base per migliorare la qualità della vita della nostra città, a cominciare dalle norme previste nel codice della strada”.
“Il ‘modus operandi’ del Comune di Montesilvano sta facendo proselitismo tra i comuni vicini. Le telecamere, installate con le motivazioni legate alla sicurezza, de facto sono un formidabile strumento per fare cassa. Ed allora, dopo quelle ‘killer’ fra corso Umberto, via Adige e via Di Giovanni, ora quelle su via Chiarini e via Vestina… e altre seguiranno. È ora di dire basta”. Così il presidente dell’Associazione Consumatori Contribuenti Abruzzo, Donato Fioriti, e il presidente della sezione di Montesilvano, Mario Di Giacomo. “Vogliamo chiarire – spiegano Fioriti e Di Giacomo – che noi siamo dalla parte del comune, quanto si attiva per la sicurezza, e dei cittadini rispettosi del codice della strada e delle regole, ma Montesilvano si agisce in modo monotematico. Ad esempio, perché non viene posta applicazione al temporizzatore semaforico (con il conto alla rovescia dei secondi fino a giungere al rosso) anche da noi proposto ed approvato in consiglio comunale?”. “Fare sicurezza – proseguono Fioriti e Di Giacomo – vorrebbe anche dire curare le aiuole che limitano la visuale stradale, potare i rami che ostruiscono la strada, riempire le buche presenti nel manto stradale, problematiche presenti in varie zone cittadine, come ad esempio la via Vestina. È possibile fare sicurezza anche attraverso campagne di comunicazione, corsi informativi e di prevenzione oppure si può fare solo attraverso i semafori ‘spremicittadini’? Si sta creando il terrore nella popolazione e fra i turisti che sono già in città e che alla luce di quanto sta accadendo ci penseranno due volte a tornarci”. “Proponiamo al sindaco Maragno – concludono Fioriti e Di Giacomo – di cambiare verso, da Montesilvano città a tolleranza zero, a città dell’accoglienza, seppure in sicurezza”.