Pescara. Pioggia, neve e freddo: dopo più di tre mesi di siccità sta per tornare, da mercoledì, il maltempo, fondamentale per rimpinguare le riserve idriche quasi a secco.
Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che da mercoledì l’alta pressione, dopo aver garantito altre due giornate soleggiate in questo inizio settimana, cederà il posto all’arrivo di perturbazioni che, sospinte da venti di Libeccio e Scirocco e alimentate da aria fresca in quota, raggiungeranno l’Italia provocando precipitazioni diffuse, talvolta anche abbondanti e non solo al Nord, pure al Centro e poi anche su Campania, Basilicata e Puglia.
Si attendono almeno 5 giorni di tempo fortemente instabile con le piogge che bagneranno a più riprese il Centro-Nord e parte del Sud. Capitolo a parte sarà quello legato alla neve: la dama bianca inizierà a cadere sulle cime più alte delle Alpi, ma da Venerdì 1° Aprile con l’ingresso di aria via via più fredda direttamente dal Polo Nord, la quota scenderà bruscamente anche sotto i 1000 metri. Gli accumuli a fine evento potranno risultare importanti sopra i 1300 metri con quasi 30/40 cm di manto bianco. Ci sarà spazio per nevicate anche sugli Appennini, sempre da Venerdì, sopra i 1200 metri.
Ma oltre alle piogge e alle nevicate questa fase di maltempo farà calare le temperature, quanto meno quelle massime. I valori termici, attualmente sopra la media di 4/5°C, scenderanno di circa 10°C, portandosi non oltre i 10/12°C di giorno, in particolare al Nord. Al contrario, i valori notturni, a causa della copertura del cielo e dei venti miti di Scirocco e Libeccio, cresceranno di quasi 8°C. Nel dettaglio Lunedì 28. Al nord: cielo sereno. Al centro: soleggiato. Al sud: isolati piovaschi sugli Appennini, sole altrove. Martedì 29. Al nord: nubi in aumento fino a cielo coperto. Al centro: si copre gradualmente in Sardegna con piovaschi in serata. Al sud: sole prevalente. Mercoledì 30. Al nord: coperto con piogge via via più diffuse. Al centro: maltempo su quasi tutte le regioni. Al sud: piogge in Campania, Puglia e Basilicata, meno altrove.