Montesilvano. “Uno sperpero di denaro pubblico inaccettabile e vergognoso, a totale danno delle casse comunali e della Asl, nonché dei cittadini che non hanno potuto finora usufruire di una struttura e di servizi sanitari efficienti”. Così Guerino Testa (capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale), Pasquale Cordoma (coordinatore cittadino del partito) e Marco Forconi (capogruppo Fdi nel consiglio comunale di Montesilvano) commentano la questione del distretto sanitario di Montesilvano.
“Persiste un’assurda situazione che vede l’imbarazzante esistenza di due distretti sanitari” spiegano i tre esponenti di Fratelli d’Italia. “Uno fatiscente ma ancora operativo, per il quale si paga un affitto di circa 10mila euro al mese (prima i costi erano divisi tra comune e Asl, attualmente paga solo la Asl); e un altro, nuovo di zecca, all’avanguardia, inaugurato nel 2019, ma non funzionante, per il quale, da anni, si corrispondono due rate semestrali per il mutuo, per un totale di 36mila euro annui”.
“L’attuale dirigenza Asl, per fortuna uscente, ha manifestato totale negligenza rispetto a una problematica evidenziata svariate volte” continuano. “A fronte, infatti, delle numerose istanze avanzate, l’unica risposta è stata l’immobilismo”.
“Il nuovo distretto, sito in via Di Vittorio, fu ultimato nel 2012; seguirono, nel 2018, dei lavori di adeguamento dell’opera, che rischiava di diventare un’incompiuta; finalmente, nell’aprile dello scorso anno, il taglio del nastro, durante il quale la dirigenza Asl dichiarò il distretto immediatamente fruibile” proseguono gli esponenti di Fdi. “Di fatto, invece, vi fu trasferito al piano terra – dei cinque complessivi dello stabile – unicamente l’ambulatorio per le vaccinazioni, e per soli due mesi, tanto è vero che la suddetta attività tornò ad essere svolta nel vecchio distretto di Corso Umberto”. La posa della prima pietra avvenne nel 2010, quando Cordoma era sindaco di Montesilvano.
“Fratelli d’Italia si fa promotore di un’ennesima azione di sollecito, tornando a chiedere con forza agli uffici competenti che si facciano seriamente carico della problematica per una pronta soluzione, che azzeri da un lato l’enorme e inutile spesa per l’obsoleto distretto, e, dall’altro, garantisca all’utenza l’attivazione dell’adeguata struttura sanitaria” concludono Testa, Forconi e Cordoma.