Pescara. Sul fenomeno della cancellazione dall’anagrafe delle persone che si rendono irreperibili – spesso per condizioni di vulnerabilità sociale – c’è “la massima attenzione”. Lo ha assicurato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera ad un’interrogazione di Federico Forato (Leu), che sottolineava gli effetti negativi della cancellazione dall’anagrafe di persone con fragilità economica, psichica, familiare e dei migranti sull’accesso alle prestazioni legate al Covid, come la campagna vaccinale in corso.
“Il procedimento di cancellazione per irreperibilità – ha ricordato il ministro – viene concluso a seguito di ripetuti controlli che abbiano dato esito negativo, in un periodo non inferiore a 365 giorni. È poi comunque possibile per l’interessato chiedere una nuova iscrizione, ovvero per il Comune procedere d’ufficio alla reiscrizione per successiva ricomparsa”.
Lamorgese ha poi riferito che “la normativa anagrafica prevede che il Comune registri anche le posizioni relative alle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel comune il proprio domicilio. Ciò consente anche a tale particolare categoria di soggetti vulnerabili il pieno godimento dei diritti alle prestazioni socio-sanitarie e la possibilità di ottenere i documenti di identità”.