Pescara. “L’obbligo di eseguire una vaccinazione eterologa non stava in piedi. Infatti il Ministero ha deciso che, previo consenso informato, si può decidere di completare il ciclo con Astrazeneca. Ma si è creato anche stavolta un grande caos comunicativo”.
Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, in merito alla decisione di rendere volontaria la scelta di eseguire un vaccino a mRna dopo aver fatto quello di AstraZeneca.
Sul mix di vaccini anti-Covid, o vaccinazione eterologa, ha precisato Cartabellotta, “sono stati pubblicati 5
studi su un migliaio di pazienti che hanno dimostrato la stessa o addirittura una maggiore risposta immunitaria
rispetto al ciclo di Astrazeneca, per quanto riguarda il numero di anticorpi. Però non sappiamo nulla dell’effetto
del mix sul rischio di malattia grave e di decesso”.
“Da parte mia – ha aggiunto – lancio un appello: vaccinatevi con la seconda dose, perché la prima dose non è sufficiente per proteggersi dalla variante Delta”. Questa, infatti, è più contagiosa di circa il 50% di quella inglese, “al momento – ha concluso – non abbiamo grandi segnali di circolazione in Italia, ma bisogna dire che l’attività di sequenziamento che facciamo è minore rispetto a quella che fanno altri Paesi e ci sono differenze tra regioni”.