Pescara. Nella mattinata odierna il personale Vigili del Fuoco “Nucleo SAPR” ha effettuato con particolari droni i rilevamenti di fotogrammetria su tutta l’area interessata dall’incendio nella Pineta Dannunziana di Pescara.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, dovrebbero essere sette gli inneschi trovati all’interno della Pineta che hanno generato il fuoco.
“Prima di ritornare con una pineta diciamo consistente ci vorranno almeno 20-25 anni: devi dare modo e tempo alla natura di ripartire con il suolo”.
A sostenerlo è Fernando Tammaro, già professore di botanica all’Università dell’Aquila e di Chieti.
“Quando c’è un incendio – spiega – prima di tutto devi togliere tutti i tronchi bruciati perchè quelli determinano degli attacchi di microfunghi che non consentono l’impianto del nuovo; poi devi vedere come è il suolo, però in genere il suolo riprende. Infine devi cominciare con le piantumazioni. Ovviamente devi mettere le essenze giuste: quella era una pineta dove prevaleva il Pino di Aleppo, quindi devi rimettere quello. Però nelle aree dove stava la farnia, queste essenze che erano legate agli acquitrini, spero che non si siano bruciate, altrimenti sarà difficile reimpiantarle, perchè vengono su spontanee: credo però che possano avere resistito, perchè stavano negli ambienti umidi dove il fuoco non
attacca come quando attacca i pini”.