Spoltore. Una visita ispettiva nel Distretto di Sanitario di Spoltore è stata effettuata nella giornata di ieri, 30 marzo, dal Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari. Si aggiunge così un nuovo tassello alla ricognizione generale dei distretti sanitari che Pettinari sta effettuando in provincia di Pescara. “Purtroppo nel distretto sanitario della città di Spoltore non ho trovato una situazione migliore di quella riscontrata altrove – afferma – Nella struttura mancano strumenti e personale e anche l’accesso, soprattutto per i disabili, è difficoltoso. Nel dettaglio saltano subito all’occhio la mancanza di parcheggi adeguati e, da come ci hanno riportato alcuni cittadini, in caso di pioggia si crea un corso d’acqua potenzialmente pericoloso perché manca il canale di scolo a bordo strada.
Questo reca un grande disagio soprattutto ai disabili e tutti coloro che hanno problemi motori o sono molto anziani. Anche all’interno i problemi strutturali sono visibili nell’ala destinata alla guardia medica: ci sono evidenti crepe di notevole spessore, un ammaloramento dell’intonaco delle pareti e il bagno del piano è chiuso, a quanto pare, per questioni legate alla sicurezza strutturale e per via dello scarico.
La strumentazione è carente, c’è solo un ecografo per la branca di ginecologia, ma manca per le altre. Addirittura manca per cardiologia limitando tantissimo il servizio agli utenti.
A causa della mancanza di personale si sono persi nel tempo i servizi odontoiatrici e per otorino, attualmente fermo, è previsto solo uno specialista a tempo che dovrebbe arrivare da Cepagatti. Manca totalmente un ecografista che invece risulta indispensabile.
“Oggi – continua Pettinari – ho avuto l’ennesimo riscontro sulla carenza di attenzione per la medicina territoriale che dovrebbe, al contrario, essere valorizzata come valvola di sfogo per gli ospedali maggiori e limitare l’ingolfamento dei Pronto Soccorso. La mia battaglia per la tutela e l’incremento delle medicina di prossimità continua effettuando controlli costanti e venendo a verificare di persona in che condizioni si trovano i nostri distretti sanitari” conclude.