Pescara. Ancora polemiche a Pescara per la decisione del primo cittadino di rimuovere il logo dannunziano dai taxi della città.”E’ vero, i problemi di Pescara sono tanti e proprio per questo trovo incomprensibile che l’opposizione invece di guardare alle cose concrete e riconoscere le proprie innumerevoli responsabilità, trovi il tempo di polemizzare inutilmente cercando di disegnare scenari surreali sulle scelte dell’attuale Amministrazione. Perchè è surreale la questione logo-taxi, pensando a com’è maturata. La si fa passare per furore iconoclasta del sindaco Alessandrini contro il Vate, mentre invece la questione è facilmente derubricata a una mera attività svolta dalla Commissione Taxi tra cui e’ peraltro presente anche un componente dell’opposizione”. Così il vice sindaco con delega alla mobilità, Enzo Del Vecchio, interviee sulla ‘querelle’ relativa alla rimozione dai taxi cittadini del logo “Pescara Città dannunziana”. “E’ successo”, spiega l’amministratore, ” che nell’esaminare le tante questioni pendenti la Commissione abbia posto l’accento sul rispetto del Regolamento tuttora vigente che anche per quanto riguarda il logo che i taxi devono portare sulle macchine asserisce che questo deve rispondere a quanto previsto dalla norma regolamentare e, quindi, che debba prevedere lo stemma della città. Punto. Di più: la Commissione, in cui sono presenti anche i rappresentanti dei tassisti, non si e’ occupata solo del logo, ma ha avuto modo di esaminare, studiare e approvare il programma dei turni triennali, le questioni relative ai cambi di licenza, le questioni relative alle stazioni taxi nelle aree della movida cittadina per favorire un sicuro ritorno a casa dei frequentatori delle stesse, la questione inerente gli abusivi che lì cercano di infiltrarsi e, ancora, i problemi di conflittualità tra le diverse categorie. Tutto questo”, asserisce Del Vecchio, “è contenuto nell’attività della Commissione taxi, traslata in alcuni provvedimenti di Giunta fra cui quello del nuovo stemma. Questione su cui c’è stata unanimità d’intenti in seno all’orgaismo, tant’è che le misure e il disegno sono stati condivisi in Commissione e che per la realizzazione tipografica si è fatta direttamente carico l’associazione del tassisti, ripeto, alla totale unaniminità di tutti i componenti presenti alla riunione in cui ciò è stato discusso. Nessuno escluso. Per cui, questa opposizione epica e letteraria puo’ scendere da cavallo e occuparsi piuttosto della battaglia persa in Comune quando era maggioranza, un Ente che oggi per responsabilità di chi cerca scandali dove non ce ne sono non è in grado neanche di coprire le buche stradali, fare segnaletica o, addirittura, acquistare segnali stradali. Il tempo delle polemiche a costo zero doveva essere chiuso già da un pò, ma evidentemente”, commenta infine Del vecchio, ” in assenza di argomenti anche le questioni di routine assumono valore straordinario per l’attuale minoranza. Ce ne duole, ma certamente non ci sconvolge, perchè abbiamo davanti cinque anni di governo”. “Il centrosinistra al comune di Pescara non finisce mai di stupire, in negativo ovviamente. E l’ultima trovata sui taxi lascia davvero esterrefatti”. Così il capogruppo del Nuovo Centrodestra Guerino Testa commenta la decisione dell’Amministrazione comunale che ha disposto l’abolizione immediata del logo ‘Pescara Città dannunziana’ da tutti i taxi di Pescara sui quali potrà essere esposto esclusivamente lo stemma della città. “Da circa nove mesi, il sindaco Alessandrini e la sua giunta”, commenta Testa, ” stanno adottando scelte amministrative sempre più penalizzanti per la città. Tassazione elevatissima, pre-dissesto, fermo totale dell’urbanistica, visione commerciale e turistica pari allo zero, ingiustificato ostruzionismo contro la filovia, disinteresse nei confronti del porto e della sue problematiche, cancellazione di progetti portati avanti dalla passata amministrazione e tanto altro ancora. Lascia stupefatti l’ultima decisione di rimuovere il logo dannunziano dai taxi, per di più a spese dei tassisti, pur sapendo che il Vate rappresenta uno dei pescaresi più famosi al mondo. Mi chiedo se il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza, oltre ad eseguire e subire le decisioni che vengono prese dall’uno e trino della terra abruzzese (Luciano D’Alfonso, nella sua triplice funzione di presidente della Regione, della Provincia e sindaco di Pescara), abbiano o meno contezza di quanti danni stanno procurando alla nostra città?. E poi: si chiedono quali vantaggi e benefici portano questi provvedimenti?. A tal proposito sono curioso di conoscere la risposta, che davvero mi sfugge. Spero che nell’uovo di Pasqua”, conclude il consigliere Guerino Testa, ” il sindaco troverà il decisionismo necessario a guidare l’amministrazione e la capacità di esaminare le questioni nella loro interezza, senza miopia e smettendola di guardare al passato, con senso responsabilità e nell’ottica di risolvere davvero i veri problemi che oggi sono ancora tutti lì dove li ha trovati”.
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