Caramanico Terme. ‘Nature’, la piu’ prestigiosa rivista scientifica mondiale, usa la Valle dell’Orfento a Caramanico Terme in Abruzzo come esempio a livello europeo per la biodiversita’. In particolare, il blog della rivista che si occupa della recensione dei libri scientifici prodotti nella stagione si e’ occupato di cinque nuovi testi scientifici usciti in questi ultimi mesi che hanno avuto per tema lo studio delle farfalle. Qui il link: http://blogs.nature.com/aviewfromthebridge/2015/08/26/five-ways -of-looking-at-a-butterfly/ Nell’introdurre il tema l’autore della recensione, proprio nell’incipit dell’articolo, ha ricordato la sua visita, avvenuta a luglio, nella Valle dell’Orfento. Le parole del redattore fanno comprendere quanto sia stato colpito ed emozionato dalla bellezza della valle e dalla sua straordinaria biodiversita’. Dice infatti: “In luglio sulle rive del fiume Orfento in Abruzzo, Italia centrale, mi sono ritrovato a passeggiare attraverso un flusso parallelo – un’iridescente corrente di farfalle che piroettavano sopra un mare di fiori. E’ difficile dire cosa fosse piu’ abbagliante, lo scintillio dell’acqua o quello di migliaia di ali. Una tale ricchezza era comune una volta in Europa e negli Stati Uniti. Non piu’. Un terzo delle popolazioni europee di farfalle e’ in declino…”. Dichiara Simone Angelucci, sindaco di Caramanico Terme: “Sono lieto di poter rilevare questo report della comunita’ scientifica internazionale, nato proprio da un’osservazione attenta delle nostre ricchezze naturali. Caramanico Terme ha sempre creduto nell’importanza della conservazione, la Riserva dell’Orfento e’ stata una delle prime riserve naturali istituite in Italia, nel 1971, ed oggi e’ il cuore di biodiversita’ del Parco Nazionale della Majella: le scelte lungimiranti, per quanto a volte non prive di difficolta’ e di rinunce, oggi ricompensano la comunita’ che rappresento, che resta al centro dell’attenzione internazionale come primato di bellezza e di natura”. Afferma Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese: “A settembre Caramanico ha ospitato oltre 200 ricercatori per il Convegno Italiano di Ornitologia: sono rimasti ammirati osservando lo stesso scenario che tanto ha colpito il redattore di Nature. A volte dimentichiamo il valore del patrimonio che non e’ nostro ma di tutta l’umanita’. Dobbiamo essere fieri di avere questa ricchezza ma abbiamo l’onere di gestirla e conservarla per tutti. Troppo spesso, quando parliamo di cave, nuovi impianti di risalita a Campo Imperatore e Monte Greco, strade in quota e nei fondovalle ancora incontaminati, il tema della tutela della biodiversita’ ancora oggi viene da alcuni visto come qualcosa per addetti ai lavori o, se va bene, dei sognatori che non stanno con i piedi per terra. Un provincialismo – prosegue De Sanctis – che troppo spesso di traduce nel depauperamento della bellezza della nostra terra. Basta leggere gli studi di impatto ambientale per queste opere che pur contenendo spessissimo strafalcioni ed errori scientifici incredibili vengono tollerati o addirittura avallati dai vari comitati VIA nazionali e regionali. Questo articolo da un lato dovrebbe renderci orgogliosi ma dall’altro dovrebbe far riflettere, soprattutto chi ha delle responsabilita’, sul destino che siamo chiamati a dare al nostro territorio”.
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