Pescara. Il tribunale collegiale di Pescara ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione Filippo D’Aulisa, il diciannovenne finito a processo, con giudizio immediato, con le accuse di lesioni aggravate e rapina aggravata. L’aggressione, avvenuta il 21 ottobre 2018 in via Carducci a Pescara, è stata perpetrata da un gruppo di quattro giovanissimi, capitanati da D’Aulisa, a danno di una coppia di fidanzatini minorenni.
Il collegio ha condannato D’Aulisa anche a un risarcimento danni di 10mila euro a favore delle parti civili e all’interdizione dai pubblici uffici per un quinquennio. Il pm Anna Benigni, nella sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi, con la concessione delle attenuanti generiche. Secondo l’accusa l’aggressione fu “una lezione data a chi si era opposto all’iniziativa del branco”. La difesa aveva chiesto la concessione delle attenuanti generiche per il reato di lesioni aggravate e l’assoluzione per il reato di rapina aggravata. Insieme a D’Aulisa agirono una diciannovenne che ha già patteggiato una pena di 2 anni e 2 mesi e un ventenne che sarà giudicato con il rito abbreviato, nonché un quarto aggressore per il quale procede il tribunale dei minori dell’Aquila.
Sulla base di quanto ricostruito dalla Procura di Pescara, la sera del 21 ottobre 2018 i fidanzatini furono avvicinati dal branco che, dopo avere chiesto una sigaretta, schiaffeggiò senza alcun motivo la ragazzina e aggredì il suo fidanzato intervenuto per difenderla. Nel corso del pestaggio il giovane finì a terra e la sua ragazza venne colpita e immobilizzata. Prima di fuggire, gli aggressori si appropriarono della borsa della ragazza.