Pescara. A tre anni dal giorno in cui una valanga ha devastato l’hotel Rigopiano di Farindola, uccidendo 29 persone tra clienti e dipendenti, tutti si stringono in solidarietà attorno alle famiglie delle vittime, che oggi si sono riuniti dove sorgeva l’albergo, in una commemorazione privata. A seguire, una processione con 29 fiaccole, a cui hanno partecipato la gente del posto e i rappresentanti delle istituzioni.
Tra questi ultimi, anche il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. “Siamo qui come tre anni fa, non solo per esprimere la nostra vicinanza a chi ha perso i propri cari in questa immane tragedia, ma per testimoniare il nostro impegno come amministratori” ha affermato Sospiri. “La regione Abruzzo è al lavoro e metterà in campo tutti le azioni necessarie affinché catastrofi come questa non si ripetano più”. In questi giorni è stato infatti accelerato il lavoro sulla carta delle valanghe, come ha affermato Pierpaolo Pescara, direttore del dipartimento regionale territorio e ambiente: “Se non ci saranno imprevisti” ha detto “entro la primavera ci sarà una prima bozza della relazione sulla carta di localizzazione del pericolo da valanghe (Clpv)”.
Al termine della fiaccolata – partita dal bivio Mirri tra Rigopiano e Farindola e conclusasi nella chiesa parrocchiale di S. Nicola Vescovo – si è tenuta la messa, celebrata dal parroco di Farindola, don Luca Di Domizio.
“Il dolore è sempre vivo. Sono tanti i sentimenti che si alterano tra loro: dolore, rabbia, sgomento e frustrazione. Sono tanti i sentimenti che proviamo in questi momenti e non sempre sappiamo gestirli al meglio. Oggi, però, il dolore prevale su tutti gli altri”. Lo afferma il portavoce del comitato vittime di Rigopiano, Gianluca Tanda, ai microfoni dell’agenzia di stampa nazionale Dire. “Il giorno dell’anniversario, deporre i fiori sul posto dove sono morti i nostri cari è qualcosa di indescrivibile, che non è possibile raccontare: sentire quell’odore di purezza, quel silenzio, non riesco neanche a descriverlo”.