Pescara. Il recente incagliamento delle barche dei pescatori davanti alla diga foranea fa suonare nuovamente il grido d’allarme della marineria di Pescara e degli operatori del porto.
Il M5S Pescara torna quindi a denunciare l’immobilità del Presidente di Regione Marsilio e del sindaco Masci e le speranze tradite della marineria. “Si è verificato quello che temevamo” commenta il consigliere comunale M5S Giampiero Lettere “l’insabbiamento completo dell’avamporto alla prima mareggiata da tramontana. La sabbia dragata negli ultimi mesi dal fiume e scaricata sulla barriera soffolta è tracimata nell’avamporto tra i moli e la diga foranea causando lo spostamento ad Ortona di parte della marineria pescarese”.
In seguito all’insabbiamento dell’imbocco del porto i pescherecci più grandi della flotta sono infatti stati costretti ad ormeggiare nel porto di Ortona e non potranno rientrare a Pescara fino a quando non sarà dragato l’imbocco del fiume in modo da avere una profondità dei fondali tale da permettere una navigazione sicura, con oneri e costi aggiuntivi per i nostri imprenditori ed operatori del mare. “Ci saremmo aspettati un intervento tempestivo del sindaco Masci e del governatore Marsilio per stanziare immediatamente fondi da impiegare per risolvere l’emergenza, ma invece solo silenzio sia in Comune che in Regione” prosegue il consigliere comunale M5S Pescara Massimo Di Renzo. “In campagna elettorale avevano promesso una rapida soluzione dei problemi del porto. E ora cosa hanno intenzione di fare? Vogliono occuparsi di questa emergenza ormai divenuta cronica o pensano che il porto si liberi da solo dalle sabbie?”.
Purtroppo la strategia concordata da Comune e Regione negli ultimi 10 anni è stata del tutto fallimentare, ricordando che di certo la scelta peggiore è stata quella di non sottoporre alla Valutazione di Impatto Ambientale nazionale l’intero piano regolatore portuale ma solo singoli lotti, spacciando il taglio della diga foranea e la realizzazione della diga soffolta, come opere utili alla lotta all’erosione. “Così facendo centrosinistra e centrodestra sono stati solo capaci di spostare i problemi, non di risolverli, sperperando centinaia di migliaia di euro e chi paga il prezzo delle scelte scriteriate degli amministratori è, come sempre, la marineria pescarese.” concludono i consiglieri.