Pescara. “Sono sempre più ricorrenti le voci di una possibile quanto prossima chiusura di un ufficio estremamente importante per il supporto delle aliquote di polizia penitenziaria deputate al trasferimento dei detenuti: si tratta dell’ufficio della sicurezza e delle traduzioni (cioè dei trasferimenti dei detenuti da un posto all’altro) di Pescara”. A darne notizia sono Franco Migliarini, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Abruzzo, e Mauro Nardella, segretario generale territoriale Uil PA Polizia Penitenziaria L’Aquila e componente regionale della Uil Pubblica Amministrazione.
“Qualora dovesse materializzarsi questa eventualità” affermano Migliarini e Nardella “le numerose scorte utilizzate anche per le traduzioni di pericolosissimi criminali, non ultimi i ristretti al circuito ex 41 bis, rischierebbero di non avere la disponibilità, in caso di emergenza, dell’immediato supporto da parte di uomini e mezzi supplementari ed estremamente vitali per la corretta impostazione delle misure di sicurezza da mettere in campo in tali evenienze”.
“Ad aggravare la situazione” continuano “vi è il fatto che l’intera tratta adriatica, che va da Bologna a Bari, allo stato risulta sprovvisto di uffici adibiti a questi compiti per cui Pescara, ora più che mai, risulta nevralgica sia nelle pianificazioni dei trasferimenti dei detenuti su base regionale e nazionale sia nel caso si dovessero presentare emergenze di qualsiasi tipo”.
“Chiediamo quindi un ripensamento, qualora ci fosse stato, all’idea di chiusura dell’importantissimo snodo pescarese. A tal proposito, qualora dovesse essere necessario, ricorreremo alle cure delle 4 prefetture abruzzesi affinché si facciano anche loro carico della delicatissima questione e concorrino a convincere, chi di competenza, a desistere da quello che senza ombra di dubbio definiremmo insano come gesto” concludono.