Pescara. Nonostante le criticità che sono emerse dall’emergenza Covid-19 la Asl di Pescara continua ad esternalizzare servizi ai privati: questa la denuncia della Fp Cgil della città abruzzese che chiede maggiori riconoscimenti e investimenti per il personale della Asl di Pescara.
“Ancora una volta si cerca di sopperire alla mancanza di personale”, si legge nella nota del sindacato, “in questo caso di operatori socio sanitari e di ausiliari specializzati, cedendo una fetta della gestione dei servizi a soggetti privati. Nei primi giorni di luglio avverrà di fatto un cambio appalto che esternalizzerà ulteriori servizi di barellaggio, logistica e rifacimento letti attualmente espletati dal personale Asl. Le finalità e l’oggetto dell’appalto, come riportato nel capitolato tecnico, andrebbero a sostituire o ad intersecarsi con compiti e funzioni di competenza della Asl di Pescara, generando a nostro avviso incompatibilità alle mansioni e disparità contrattuali tra i lavoratori”.
“Non possiamo non segnalare la presenza”, sottolinea la Fp Cigl, “nel capitolato de quo, di elementi sintomatici che a nostro avviso non configurano un affidamento formalmente qualificato come “appalto” ma in realtà parrebbe una somministrazione di manodopera. Nel corso degli ultimi anni stiamo assistendo ad un progressivo smantellamento dell’organico alle dipendenze della Asl, alcuni esempi sono l’appalto del Centro Unico di Prenotazioni (limitatamente al Front Office), del servizio mensa dipendenti e ristorazione degenti, delle pulizie, della manutenzione delle postazioni informatiche, del rifacimento letti, di una parte della gestione della Farmacia, dell’archiviazione custodia gestione e riproduzione cartelle cliniche e documenti sanitari, della logistica, dei servizi manutentivi, dei servizi di sterilizzazione e lavanderia, dell’assistenza domiciliare integrata (ADI), dei servizi di portierato , della sicurezza e vigilanza, dello smaltimento rifiuti, del servizio di gestione del centro diurno e casa famiglia e del servizio trasporto elisoccorso”.
“I dipendenti Asl nella Asl, in sostanza, rischiano l’estinzione del corposo elenco destinato a salire ci sfugge sicuramente qualcosa. In data 3 giugno”, rimarcano, “avevamo richiesto all’azienda sanitaria l’informativa e l’apertura di un confronto sulla tematica citata ma a distanza ormai di un mese non abbiamo ricevuto riscontro. La Fp Cgil di Pescara ribadisce la necessità di potenziare i servizi pubblici, attivando processi di reinternalizzazione di quelli appaltati, perché una sanità per tutti e di tutti non può prevedere proventi e perché c’è bisogno di parità di diritti tra i lavoratori che vi operano. Per le motivazioni sopra esplicitate”, concludono, “abbiamo inviato formale diffida alla Asl di Pescara a procedere”.