Pescara. L’Abruzzo è una regione che suscita un certo interesse dal punto di vista della produzione di vini, che negli ultimi anni ha registrato un rilevante incremento quantitativo e qualitativo. Situato al centro dell’Italia, il territorio abruzzese, dalle caratteristiche montuose, presenta importanti vigneti che si estendono per più di 37mila ettari.
La coltivazione della vite è situata maggiormente sulla collina litoranea e in altre zone collinari interne.
La produzione complessiva di vino conta oltre 2,5 milioni di ettolitri: più del 30% di essi sono a denominazione Doc e Docg.
La viticoltura in Abruzzo, nello specifico presenta:
- produzione totale: 2.649.000 hl
- vini Dop 38%
- vini Igp 15%,
- vini rossi e rosati 60%,
- vini bianchi 40%.
- denominazioni di origine: 1 Docg, 8 Doc, 8 Igt.
Il panorama enologico è, dunque, incentrato su vitigni autoctoni di bacca nera e bacca bianca. Il protagonista assoluto della viticoltura della regione è il Montepulciano: vitigno principale che costituisce la base di tutte le denominazioni Doc abruzzesi dei vini rossi e rosati.
Dal Montepulciano si produce inoltre il rosato Cerasuolo d’Abruzzo Doc, dal gusto morbido e fresco, oltre che fruttato.
Altro vitigno autoctono è il Montonico, che viene coltivato nei comuni di Bisenti e Cermignano, alle pendici del Gran Sasso. Da questa vite si ricava un prezioso vino dalle qualità uniche, nella versione ferma e in quella spumantizzata.
Altri vitigni importanti Doc sono: il Trebbiano d’Abruzzo, famoso per la sua consistente acidità; la Cococciola è una vite a bacca bianca, caratterizzata da acino grosso, coltivata prevalentemente nei comuni di Vacri e Villamagna; il Pecorino, coltivato nella dorsale Piceno-Aprutina, produce un vino bianco da un’alta gradazione zuccherina e una buona dose di acidità; la Passerina, coltivata nei comuni di Controguerra e altre zone limitrofe.
In Abruzzo non manca il Sangiovese, cosi come è presente in tutte le altre regioni del centro Italia.
Infine nel territorio abruzzese troviamo importanti vitigni internazionali a bacca bianca, come Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, e a bacca rossa come Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Una variazione tipica della regione è il vino cotto, che però non risulta commerciabile, ma fa parte della tradizione agroalimentare abruzzese. Il mosto fermentato produce un vino dal sapore dolce, combinato con radice di liquirizia e spezie. Questo tipo di vino si accompagna con altri prodotti tipici della zona, come i dolci secchi. Il mosto cotto, inoltre, è anche usato per la preparazione di dolci particolari, come ad esempio le nevole.
Ma dove trovare online i vini abruzzesi? Tra le enoteche online più interessanti e specializzate sui vini di questa regione troviamo DiemmeVini, una valida alternativa per scoprire vini di elevata qualità a prezzi contenuti. L’azienda nasce a Pescara nel 1985 a Pescara e si afferma subito come una delle più importanti enoteche per la distribuzione di vini e per la vendita di distillati e liquori, tra cui rum, grappe e whisky prodotti in Italia e all’estero.
Per quanto riguarda il consumo dei vini abruzzesi, il consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo ha rilevato i dati relativi al primo trimestre del 2020: +10% per il Montepulciano; +6% sul totale dei vini imbottigliati regionali. Come ha affermato il presidente del consorzio, Valentino di Campli, il trend è positivo e si rileva una crescita per il Montepulciano d’Abruzzo e per il Pecorino. Tuttavia qualche dato in flessione è stato riscontrato e si riferisce ai vini venduti sul canale Horeca, come ad esempio il Cerasuolo, unica denominazione rosa dell’Italia, e quelli prodotti nelle realtà aziendali di piccole dimensioni.